E’ arrivato finalmente il momento di partire. Dopo aver prenotato il viaggio solitamente tra le prime domande che ci facciamo c’è sempre : cosa porto per fotografare? Che abbiate un corredo fotografico completo o semplicemente il corpo macchina con l’obiettivo base, i dubbi sono sempre gli stessi. L’attrezzatura sarà adeguata a quello che incontrerò?
Il vostro prossimo viaggio è un momento importante della vostra vita e volete giustamente mettere da parte i vostri migliori ricordi, come fare? Il principio fondamentale è portare lo stretto indispensabile, niente di più e niente di meno. Se avete pianificato i vostri itinerari fotografici nel modo in cui vi ho consigliato nel mio precedente articolo, saprete già quale tipologia di foto dovete andare a fare.
Attrezzatura Fotografica da Viaggio – Come scegliere l’obiettivo
Per comporre la propria attrezzatura fotografica da viaggio si parte proprio da qui. L’elemento principale è senza dubbio l’obiettivo, il componente che effettivamente fa la fotografia. La scelta dell’ottica dipende ovviamente dal tipo di fotografia che dovrete fare nel vostro viaggio.
Zoom o ottica fissa? Forse quando fotografavo con reflex analogica, circa 20 anni fa, non avrei avuto nessun dubbio sulla risposta, rigorosamente ottica fissa. Oggi in realtà, con le tecniche costruttive degli zoom attuali, si è arrivati ad una perfezione tale che, anche zoom relativamente economici, hanno rese eccellenti, specialmente in particolari focali ed aperture di diaframma. Alcuni zoom di concezione moderna hanno battuto delle ottiche fisse in produzione da decenni come cavalli di battaglia di alcuni brand. Ma vediamo in dettaglio delle macro-categorie di foto e le relative ottiche da utilizzare:
- La foto di Paesaggi : sicuramente è necessaria un’ottica fissa o uno zoom con focali grandangolari. Zoom tipo 16/35mm oppure 17/40mm sono ottimi per questa tipologia di fotografia. Potrebbe essere interessante portarsi dietro anche un obiettivo Fisheye di 15mm, per inserire alcuni paesaggi con questo tipo di ottica che tende a incurvare la linea dell’orizzonte.
- La foto Naturalistica : indubbiamente per questa ci vuole un teleobiettivo, almeno 200mm. Se andate a fare un safari il mio consiglio spassionato è un 300mm. E’ certamente un bell’investimento e non si compra un ottica di questo genere se vi capita per caso una destinazione per fotografie naturalistiche, ma dietro ci deve essere una passione specifica. Ci sono degli ottimi zoom da utilizzare come compromessi, tutto dipende anche dal sistema che utilizzate. Io ho il sistema Canon, per il quale mi può venire in mente il 70/200 serie L, che viene realizzato in due versioni, una senza lo stabilizzatore, più economica e l’altra con lo stabilizzatore. Questa è un’ottica eccezionale che potrete utilizzare anche in altre occasioni come ritratti o foto reportage in ambienti urbani. Ovviamente ottiche simili ci sono anche per gli altri sistemi più conosciuti.
- La foto di ritratti : i ritratti alle persone sono secondo me la componente più importante di un reportage di viaggio. Attraverso gli sguardi, i tratti somatici e gli accessori come gioielli, cappelli ed altro, è possibile raccontare approfonditamente la cultura e l’aspetto di un popolo, visto da vicino. Per questo genere di fotografia è necessaria un’ottica compresa tra 50 e 100mm, comunque un minimo di teleobiettivo in modo da avere un campo visivo più stretto.
Con questa breve e schematica macro suddivisione sulla tipologia di fotografia, si può già avere un’idea di come comporre il proprio corredo base.
E’ possibile avere una sola ottica tuttofare?
Si e no. Dipende da molti fattori ovviamente. Io ho un’ottica tuttofare, 15/85mm che mi permette di fare ottime foto di paesaggi urbani e naturalistici, e anche di ritratti, senza rinunciare alla qualità visto che è una ottica della serie professionale del mio sistema. Ovvio che se andate a fare un safari in Africa, è necessario il teleobiettivo. Ma un tuttofare va benissimo per un viaggio culturale, come per esempio il mio viaggio in India, oppure per la visita di una capitale. In questo modo potrete viaggiare più leggeri.
Il mio consiglio se avete appena iniziato a fotografare, dopo aver comprato il corpo macchina, compratevi una buona ottica tuttofare. Non prendetela di fascia economica, tanto se la vostra passione crescerà dopo poco tempo questo genere di ottiche vi staranno strette e sarete costretti ad investire altri soldi.
L’ottica tuttofare vi farà da “palestra” per imparare le varie tecniche fotografiche e per conoscere a fondo il vostro corpo macchina. Quando avrete più coscienza della materia “Fotografia” avrete anche più competenza per scegliere altri tipi di ottiche.
Come valutare la qualità di un obiettivo?
Il primo parametro è sicuramente il prezzo. Le ottiche sono ancora quel genere di oggetto che più costa e meglio funziona. Questo in generale. La qualità di un obiettivo si misura principalmente con la propria luminosità e quindi il valore di apertura “f” del diaframma. Se si parla di zoom, i migliori sono quelli con valore fisso. Per gli amatori l’apertura “f4” fissa è gia sinonimo di ottica buona. Quindi se dovete scegliere tra due ottiche zoom, uno con apertura fissa “f4” su tutte le focali e l’altra per esempio “f3,5/5,6” scegliete la prima. Ovvio che ve ne accorgete anche dal prezzo.
Un’altro modo per capire se si sta comprando un’ottica buona, sono le recensioni. Ci sono molti siti indipendenti che effettuano test e scrivono recensioni complete ed esaurienti su migliaia di ottiche in commercio. Sono i migliori consiglieri per non sbagliare.
Schede di Memoria, come sceglierle?
Come primo consiglio vi rimando al libretto di istruzioni del corpo macchina. Sicuramente c’è il capitolo dedicato ai supporti di memoria dove vengono date le indicazioni tecniche per la compatibilità delle schede. Sembrano tutte uguali, ma in realtà non è così. Non è nemmeno detto che più veloce è, meglio è. Inutile prendere una scheda dove la velocità di scrittura supera quella che può sostenere il vostro corpo macchina. Potrebbe non esserci compatibilità. Diverso è per la velocità di lettura. Più è alta, e più velocemente scaricherete le vostre foto in archivio.
Per quanto riguarda le dimensioni della memoria, è preferibile avere più schede di un taglio non molto grande. Io utilizzo quelle da 8 GB. I vostri dati saranno più al sicuro. Pensate che le schede non sono eterne, inoltre possono essere difettose vista l’alta tecnologia concentrata in piccole dimensioni. Se vi si rompe la scheda di memoria mentre state fotografando, con dimensioni di memoria più piccole rischierete di perdere meno fotografie. Leggete qui cosa mi è successo mentre fotografavo le balene tra i Canada e l’Alaska!
Monopiede o Treppiede?
Potrei rispondere con un’altra domanda, quali fotografie dovete fare? Il monopiede è molto utile nel caso in cui abbiate bisogno di un punto di appoggio per evitare il micromosso. Inoltre è indispensabile per alcune tecniche fotografiche come il panning. Questa tecnica fotografica viene usata per la fotografia naturalistica e per quella sportiva. In pratica si sceglie un tempo di scatto abbastanza lento, ma sufficiente per fissare il soggetto nel fotogramma, seguendolo nel suo movimento, ottenendo così uno sfondo mosso.
Direi che se andate a fare un safari e il vostro viaggio sarà incentrato sulla fotografia naturalistica, il monopiede è lo strumento che fa per voi e cercherei di non lasciarlo a casa. La testa del monopiede (l’attacco del supporto con la macchina fotografica) deve essere a manovrabilità rapida, altrimenti si perde il vantaggio della rapidità di questo strumento e non si riesce a seguire il soggetto. Per esempio ci sono alcune teste che azionando un semplice tasto si può controllare la mobilità della macchina fotografica su tutti e quattro gli assi. Tenete presente questo aspetto se dovete comprarne uno.
Per le fotografie in scarsa presenza di luce o nelle fotografie notturne, niente potrà sostituire il Treppiede. Per me resta lo strumento essenziale in ogni configurazione del kit di attrezzatura fotografica da viaggio. Tenete presente che, con particolari accorgimenti, come estendere una sola gamba del treppiede, è possibile improvvisare un monopiede.
Accessori Vari
Ci sono alcuni accessori che non devono mai mancare nel vostro kit di attrezzatura fotografica da viaggio, ecco un breve elenco:
- Pompetta “spara” aria, per rimuovere “il grosso” dalla lente come possibili granelli di polvere o peggio ancora di sabbia. Mi raccomando soffiate solo sulla lente, non utilizzate anche il pennellino. Non vi consiglio invece di ricorrere alle bombolette spray di aria compressa. Prima di tutto perché un getto troppo forte potrebbe far penetrare la polvere o la sabbia all’interno del corpo macchina o dell’obiettivo, e poi perché potrebbero farvi storie in aereo.
- Panno in microfibra pulito, l’unica cosa che potrà toccare la vostra lente, sempre dopo essersi accertati dell’assenza di polvere o sabbia. Non utilizzate nessun prodotto, basterà inumidire la lente con il vapore del proprio fiato, come si faceva una volta.
- Sacchetti di plastica da congelatore per alimenti capaci di contenere la vostra macchina fotografica con l’obiettivo montato. Inserendo la macchina fotografica all’interno del sacchetto, lasciando uscire solo l’estremità dell’obbiettivo, avremo una protezione dalla pioggia o dall’umidità utilissima in casi di emergenza. Basterà fissare il sacchetto alla lente con un elastico.
- Elastici di varie misure;
- Una spugna. Non occupa molto spazio e soprattutto non pesa, però potrebbe essere utile come punto di appoggio improvvisato. Pensate ad un safari in Jeep. In genere nell’auto si ha poco spazio e il monopiede in questo caso potrebbe essere solo un ingombro. Basterà fissare all’obiettivo una spugna con un semplice elastico e questo sarà un comodo punto di appoggio sul montante dello sportello, sul finestrino o su altra parte rigida della jeep. Anche in un ambiente urbano potrebbe essere un punto di appoggio improvvisato su una cancellata, su un corrimano, sulla spalliera di una sedia o altro. In questo modo preserverete l’obiettivo ed avrete un appoggio abbastanza stabile e comodo.
- Adattatore universale di corrente, nel caso in cui facciate un viaggio all’estero. Assicuratevi che il vostro adattatore sia compatibile con il paese che state per visitare;
- Una multipresa, detta volgarmente “ciabatta”. Oggi si viaggia con molti device che hanno bisogno di essere ricaricati. Spesso nei tour ci fermiamo in hotel per poche ore solo per dormire. E’ necessario poter ricaricare velocemente tutto.
- Libretto di istruzioni della macchina fotografica, sempre con voi;
- Bustine di silice assorbi-umidità. Prendete l’abitudine di metterle da parte. Le trovate sempre quando comprate qualcosa di elettronico o all’interno di nuove borse o scarpe. Nella vostra borsa o zaino porta attrezzatura fotografica da viaggio, mettete sempre tre o quattro di queste bustine.
Borsa o Zaino?
Per viaggi itineranti e abbastanza lunghi, generalmente porto entrambi. Lo zaino è molto comodo per portarsi tutta l’attrezzatura di valore in aereo. Potrebbe essere utile invece avere anche una borsa morbida, magari monospalla, per portarsi dietro l’essenziale per la giornata in programma. La borsa morbida ha il vantaggio di avere tutto a portata di mano non dovendo necessariamente avere sempre la macchina fotografica al collo.
Lo zaino sarà indispensabile per i viaggi naturalistici dove dovrete camminare in luoghi accidentati avendo la necessità di avere entrambe le mani libere. In assoluto per il trekking è necessario uno zaino. In ambienti urbani o tour culturali dove vi troverete nella situazione di fotografare monumenti e persone, la borsa morbida monospalla è la scelta migliore.
Archiviazione temporanea delle Foto
Se il vostro viaggio, per vostra fortuna, sarà più lungo di due o tre giorni, sarà necessario organizzare un sistema temporaneo di archiviazione delle fotografie. Come fare? E’ necessario un piccolo Netbook o un Tablet con un Hard Disk esterno.
Se vi portate dietro un Netbook, saranno necessari solo due cavetti USB, uno per la macchina fotografica e l’altro per il disco. Se utilizzate un Tablet, saranno necessari due accessori importanti:
- Lettore di schede
- Un Hub USB alimentato (generalmente gli HD esterni portatili non sono alimentati e la batteria del tablet non riesce a gestire il disco)
Si collega l’Hub USB alimentato al tablet e a questo si connettono l’Hard Disk Esterno ed il lettore di schede di memoria. Generalmente si riesce a gestire il flusso di dati con il programma di archiviazione file presente nel tablet. Se è troppo difficoltoso, ci sono molte Applicazioni di archiviazione, anche free. Vi consiglio di fare un giro nello store online del vostro sistema. Provate tutto a casa prima di partire e fate in modo che questo flusso di dati sia il più automatico e veloce possibile. Createvi una cartella principale, dove il programma di archiviazione per esempio, scaricherà in automatico le foto dalla macchina fotografica o dalla scheda, creando una sottocartella con la data. Un sistema molto semplice per fare tutto in automatico.
E se non ho una reflex?
Se non hai una reflex ma una mirrorless, vale tutto quello che ho scritto. Se invece hai una compatta, ovviamente non ci sarà il problema della scelta dell’obiettivo , ma i consigli elencati in questo articolo vanno bene tutti. Se la tua compatta realizza anche file raw, le dimensioni per le schede di memoria saranno sempre di 8GB. Viceversa, se la tua compatta scatta solo in Jpeg, mi orienterei su schede di memoria da 4GB.
Conclusioni
Alcuni aspetti della composizione della propria attrezzatura fotografica da viaggio sono personali e quindi è necessario fare anche delle prove e vedere come ci si trova meglio in determinate situazioni.
Spero che questo articolo vi sia di aiuto per i prossimi viaggi, commentate o scrivetemi per qualsiasi altra informazione, anche sulla pagina Facebook, buone fotografie a tutti, ma soprattutto tanti viaggi!!
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1 commento
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