Bodrum, il nome di questa città evoca nella mia mente tanti colori e sapori. Sono proprio contento di scrivere sul mio blog di questo angolo di Turchia. Prima di parlarvi di cosa fare e vedere a Bodrum voglio raccontarvi la gente. Tutti i miei reportage fotografici, i miei racconti, hanno come tema principale le persone. Qui non poteva essere diversamente.
Ho conosciuto un popolo di Religione Musulmana, sulla carta distante dalla nostra cultura, ma in realtà molto simile a noi. Passeggiando per le vie della antica Bodrum oppure all’interno del Grand Bazar, non si fa fatica a rivedere i paesi dell’Italia di una volta. Quell’Italia che giocava a carte nel Bar accanto alla chiesa o nel circolo, commentando le presenze “forestiere” avvistate in giornata.
Se parliamo poi della cordialità e generosità, mi è sembrato di essere ospitato in un paese del nostro Sud. In Turchia è obbligatorio mangiare bene, tanto, e sempre! La cucina è mediterranea come tutti gli ingredienti principali. Ottime verdure, formaggi e olive, ma anche carne con le molteplici versioni del Kebab e pesce, e poi il favoloso Yogurt utilizzato per condire.
Bodrum, cosa vedere
Programmare la visita di una città implica sempre un viaggio a ritroso nel tempo, da fare prima a casa e poi sul posto. A Bodrum la storia viene scritta da oltre 5.000 anni. Fu costruita sui resti della antica Alicarnasso, colonia della Caira che, tra i tanti, dette i natali anche ad Erodoto.
Il Castello di Bodrum o di San Pietro
E’ sicuramente uno dei primi posti da vedere. Icona di Bodrum, costruito nel 1.406 utilizzando anche in parte i resti del Mausoleo costruito dal Re Mausolo nel 353 a.C. In seguito dopo la distruzione causata da un forte terremoto, fu utilizzato anche come prigione.
Il Castello, oltre ad essere uno dei monumenti più antichi di Bodrum, offre la possibilità di fare una bella camminata affacciandosi su molti scorci scenografici della Baia. Qui si gode uno dei migliori panorami della Città.
La storia, come succede spesso, si unisce alla cultura ed alla tradizione culinaria. Infatti nel castello fu imprigionato il marinaio Oruç Reis. Non so se è una leggenda o vera storia scritta, ma si narra che Oruç una volta liberato, rimase a Bodrum. Durante le sue uscite in mare era sua abitudine alimentarsi con il Peksimet, un pane cotto molte ore e completamente disidratato, fatto con farine integrali, di grano, miglio e orzo. Veniva bagnato nell’acqua di mare per ammorbidirlo e poi veniva consumato. Oggi questa specialità, grazie ad Orhan Dumanli, è diventato il primo presidio SlowFood di Bodrum, vi assicuro che è veramente buono!
Il castello ospita anche il Museo dell’Architettura Subacquea, con ritrovamenti risalenti all’Età del Bronzo.
Il Grand Bazaar di Bodrum
Andare al mercato è un momento fondamentale per conoscere da vicino la popolazione locale. Se avessi sotto casa un mercato di frutta e verdura come quello di Bodrum, probabilmente diventerei vegetariano. E’ uno dei posti che mi ha stimolato di più dal punto di vista fotografico.
E’ aperto tutti i giorni dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio. Oltre alla frutta e verdura, si possono comprare anche formaggi artigianali, spezie e piccoli oggetti di artigianato.
Museo Marittimo
Il museo marittimo mi ha portato a pensare a molti ricordi dei miei viaggi. Perché? Quasi tutti i paesi che ho visitato affacciano sul mare. Ogni mare ha le sue conchiglie e carapaci. In questo museo ne sono esposti una quantità incredibile. Per esempio c’è una teca con vari esemplari di Nautilus, che ho avuto la fortuna di vedere durante una immersione in Nuova Caledonia, nel Pacifico del Sud.
Info : bodrumdenizmuzesi.org
Blue Voyage, la Crociera in Caicco
Che sia una escursione giornaliera, oppure per i più fortunati una vera crociera di qualche giorno, non si può dire di aver visitato Bodrum e la Turchia senza aver partecipato ad un “Blue Voyage”.
Durante la navigazione si incontrano molte calette deserte, avvolte e parzialmente inghiottite dalla vegetazione rigogliosa. I boschi fitti di pini, sembrano quasi cascare nelle acque blu. La voglia di tuffarsi è irresistibile, fa caldo e quando il sole filtra dalle nuvole fa male. Il comandante getta l’ancora e dopo pochi secondi mi ritrovo in acqua con maschera e pinne ad ammirare i fondali.
Mappa del mio Itinerario Giornaliero
Il nostro itinerario ha toccato la Baia Della Chiesa “Kilisebükü”, la Baia di “Gökova” e la Baia di “Orak” dove ci siamo fermati anche per pranzo.
Sul caicco abbiamo avuto uno chef molto generoso. Il pranzo è stato eccezionale e composto da molte portate, tutte a base di verdure e pesce.
Il nostro Caicco
Ho navigato sul Caicco Arif Kaptan C, capienza massima 12 persone più 4 componenti dell’equipaggio; il Caicco ospita 8 cabine. Info arifkaptan.com.
Dove nascono i Caicchi
Se siete appassionati di nautica, è possibile vedere anche dove nascono i caicchi. Le maestranze all’opera sono impressionanti. Sembra che stiano costruendo degli enormi modellini in legno. Il principio del fasciame e la metodologia di costruzione è la stessa. Io mi sono fermato al cantiere Aganlar Yachts
Tappeti, eccellenza di Artigianato Locale
Per gli amanti dell’artigianato, a Bodrum c’è una grande tradizione della manifattura tessile dei tappeti. Vengono realizzati come una volta, con il telaio fatti a mano.
Vi consiglio di visitare il laboratorio di Engin Başol nel villaggio di Etrim. Anche se comprate un piccolo tappeto, solo l’atto di contrattazione e l’esposizione della merce è un’esperienza. Tutto avviene durante un momento conviviale e privato tra il venditore ed il compratore.
I tappeti vengono realizzati in lana, seta e cotone. I filati vengono colorati interamente a mano con metodologie naturali.
Indirizzo : Etrim Mahallesi, Etrim Köyü, Bodrum (Contattatemi se volete il numero di telefono)
Food – Bodrum, paradiso per i buongustai
Il cibo è stata la vera sorpresa di questo viaggio. Non ho difficoltà a dire che tra tutti i viaggi della mia vita, questo fatto in Turchia si posiziona tra i primi tre per la qualità del cibo. La varietà della materia prima e la cucina genuina e casalinga danno sicuramente un valore aggiunto.
Il posto migliore dove provare la vera cucina locale non è un ristorante stellato e costoso, ma una tipica locanda. Il posto si chiama Kismet Lokantasi ed il proprietario è Orhan Dumanli, membro SlowFood del quale vi ho parlato all’inizio dell’articolo. E’ un posto caratteristico, non ci sono turisti. Entrando c’è il banco con tutte le portate cucinate, si scelgono ordinandole al cameriere di sala e poi vengono portate al tavolo. Non andate via da Bodrum prima di aver mangiato qui. Info : kismetlokantasi.com
Per il Food scriverò un articolo dedicato, ho mangiato troppo bene e tanto per racchiudere tutto in un solo paragrafo di articolo.
Spero di avervi trasmesso la voglia di andare a visitare Bodrum e la Turchia. Vi saluto con questa foto scattata in un tipico caffè Turco e che ho soprannominato con “Il Solitario”. Un anziano che gioca a carte e che mi ha ricordato tanto mio nonno, nei modi di fare, nella gentilezza e nella gestualità della comunicazione. Lui non parlava Inglese ed io non parlavo Turco, ma comunicavamo.
Buoni viaggi a tutti!
Articolo in collaborazione con Turchia Ufficio Cultura e Informazioni
2 commenti
Tra l’altro, come suggerimento, in un’ora di traghetto si arriva all’isola di Kos. Una gita di un giorno niente male 🙂
Vero! 🙂