Buenos Aires, 23 Dicembre 2012
Dopo una vigilia tranquilla passata a scorrere la check list e a pesare la valigia in modo da non andare in over quota, la mattina ci rechiamo in aeroporto a Pisa per prendere il volo per Roma, per poi proseguire diretti per Buenos Aires. Il volo intercontinentale, lunghissimo (14 ore) è stato tranquillo, il clima a bordo era molto Natalizio. Sullo stesso aereo con noi c’erano tutti i calciatori Sudamericani che rientravano a casa per le feste e il pilota ogni tanto comunicava di aver avvistato Babbo Natale con la sua slitta trainata dalle renne.
Arriviamo a Buenos Aires la mattina presto intorno alle 8, come da programma sbrighiamo le formalità doganali e ritiriamo i nostri bagagli che fortunatamente sono al completo, non manca niente! Ad attenderci c’è la nostra navetta privata che avevo precedentemente prenotato con la società Manuel Tienda Leon che consiglio vivamente. Prendere il taxi a Buenos Aires, specialmente appena arrivati e non ancora ambientati, può essere a rischio fregatura.
Alloggiamo presso l’Hotel Frossard B&B, ubicato all’interno di un antico palazzo nel centro; con il suo stile retrò e i suoi comodi letti, ha sicuramente svolto la funzione di punto d’appoggio a Buenos Aires prima di partire per la Patagonia.
Lasciati i bagagli e fatta una doccia veloce, vietato dormire! Usciamo subito a visitare un po’ di città, il tempo non è molto. La Capitale Federale richiederebbe sicuramente almeno quattro giorni pieni ma noi abbiamo solo questa giornata perché il nostro viaggio deve ancora cominciare
Buenos Aires cosa vedere
Il modo più comodo per vedere velocemente i quartieri ed i monumenti più celebri di Buenos Aires in un giorno è il bus turistico scoperto che ha una serie di fermate dislocate in punti strategici. E’ sicuramente una soluzione molto “turistica” ma in condizioni di tempo ristretto è funzionale.
El Camminito è sicuramente uno dei quartieri più caratteristici da visitare, ma allo stesso tempo anche uno dei più turistici. Ogni locale ha il suo spazio esterno dove fra i tavoli ballano il tango virtuose coppie di ballerini. Bellissima la Plaza de Mayo con la Casa Rosada sullo sfondo ed un gigantesco albero di Natale, ovviamente finto e stilizzato in quanto gli abeti non si trovano, soprattutto con la temperatura di 35°C. Già, dimenticavo di raccontare che dall’inverno Europeo ci siamo tuffati in poche ore nel caldo estivo di Buenos Aires.
La giornata scorre velocemente, troppo velocemente. Verso le 19 finiamo il giro e all’ultimo ci si manifesta uno dei simboli di Buenos Aires, l’Obelisco a Plaza de la Republica. Scesi dall’autobus percorriamo una delle vie commerciali e ci fermiamo in un ristorante, abbastanza affamati nonostante il fuso orario. La prima sera parte alla grande con un’ottimo asado e numerose bottiglie di quilmes, ottima birra!
Rientriamo in Hotel, il nostro vero viaggio deve ancora partire, domani ci aspetta il trasferimento a Trelew, con destinazione Penisola di Valdés.