Il Tarangire National Park è stata la mia porta di ingresso del safari in Tanzania. E’ stato anche il mio primo viaggio importante fuori dall’Europa. In realtà più che un viaggio era una vacanza che prevedeva un soggiorno di relax e mare a Zanzibar, che ho integrato con alcuni giorni di Safari.
In Aereo da Zanzibar ad Arusha
Ad aspettarci sulla pista dell’aeroporto di Zanzibar c’era un piccolo aereo. Non eravamo tutti turisti, insieme a noi c’erano anche persone locali che in qualche modo sono salite sull’aereo. Una cosa è certa, non passarono i controlli della sicurezza con noi.
Era l’ottobre del 2006, l’11 settembre di New York era sempre molto vicino e faceva impressione vedere la totalità di mancanza di sicurezza. Non so se oggi è cambiato ma a quel tempo il bancone di ritiro dei bagagli, completamente in legno ed evidentemente fatto a mano, sembrava il banco di una mesticheria di paese.
Stiamo per atterrare, ma non si vedono le case e le grandi autostrade. Mi accorgo che una signora seduta dietro di me, aveva una busta di plastica. Da questa uscivano le zampe di un volatile simili a quelle di un pollo ma più grandi. Non so cosa fosse. La busta perdeva sangue lungo il corridoio del piccolo aereo. In quel momento atterrammo.
L’aeroporto di Arusha è una lingua di terra battuta, niente asfalto. I bagagli ci vengono consegnati su un carrello a fianco dell’aereo, che osservandolo bene aveva le luci di segnalazione sull’ala fissate con dello scotch.
Le Zebre e Gli Elefanti nel Tarangire
Dopo una breve sosta ad Arusha per pranzare al ristorante di un Lodge, carichiamo il nostro piccolo bagaglio sulla Jeep e partiamo per il nostro safari. La via principale di Arusha ci porta subito fuori da questa cittadina dove iniziamo già ad incontrare le prime zebre. Sono emozionato, capirò poi che sono animali comuni nella savana, ma in quel momento per me si è realizzato un sogno.
Siamo entrati nel Tarangire National Park e la nostra jeep viene subito fermata da un branco di bufali. Gli animali selvatici vanno rispettati e possono essere pericolosi. La cosa eccezionale è che siamo appena arrivati ed abbiamo già incontrato un esemplare dei Big Five!
Il pomeriggio sta finendo e la luce è tagliente. Stiamo andando verso il nostro Sopa Lodge dove passeremo la notte. Il nostro autista e guida si ferma nuovamente. Alla destra della pista che stiamo percorrendo c’era un branco di babbuini. Uno di questi attira la mia attenzione per il suo sguardo quasi umano.
L’incontro con l’Elefante
Il momento più intenso della giornata arriva a pochi chilometri dal Lodge, ci fermiamo ancora. Davanti a noi un grande maschio di elefante. La guida si gira verso di noi. Con sguardo serio e grave ci invita a fare silenzio e a non muoverci. Non ho foto di questo momento, posso solo raccontarvelo. L’elefante si avvicina, sentiamo i tonfi cupi ed ovattati dei suoi passi. Iniziamo a sentire anche il suo respiro.
L’emozione diventa quasi paura quando si avvicina al mio finestrino che era abbassato. Accosta la sua testa allo sportello e io vedo il suo occhio che mi guarda. Trattiene il respiro e poi con un grande sbuffo dalla proboscide si allontana e riprende il suo cammino.
La jeep riprende la sua marcia, io ho bisogno di aria e decido di prendermela tutta stando in piedi con mezzo busto fuori dal tettino apribile. L’aria non è ancora fredda, è fresca e gradevole, ancora oggi sento il suo odore.
Tarangire – Altri incontri
Durante gli altri giorni di Safari abbiamo incontrato ovviamente altri animali. Il Leone si fece attendere, lo incontrammo solo nel Serengeti. Ma ve ne parlerò in un altro post, magari nel diario di viaggio con tutti i riferimenti e le informazioni utili. Oggi vi lascio con queste foto.
Informazioni Utili
Sopa Lodge Kenia e Tanzania
Parchi Nazionali della Tanzania