L’Islanda più selvaggia, I Fiordi Occidentali
I Fiordi Occidentali islandesi sono una delle zone più belle e isolate di tutto il paese. Un tripudio della natura. Viaggiando sulle strade dove il mare incontra la montagna si possono avvistare le foche, la volpe artica, le pulcinelle di mare e tante altre specie di fauna e avifauna. I fiordi islandesi dell’ovest vi regaleranno i momenti migliori del vostro viaggio. È incomprensibile come molti decidano di non includerli nel proprio itinerario.
Che cosa sono i Fiordi?
La definizione di cosa sono i fiordi è molto semplice : un braccio di mare che entra dentro la costa, a volte anche per diversi chilometri, sommergendo antiche valli glaciali. La maggior parte della costa islandese è resa irregolare da queste formazioni che, con la loro profondità, offrono una sicurezza alle balene specialmente quando sono in fase di accoppiamento e svezzamento dei cuccioli.
In passato questi lunghi e calmi bracci di mare, intrappolati dalle alte pareti, hanno dato riparo anche ai pescatori offrendo porti e approdi naturali sicuri. Per questo oggi sulla costa islandese si trovano ancora molti villaggi, isolati e lontani dalla statale 1 Hringvegur.
Come Arrivare ai Fiordi Occidentali, Islanda
I fiordi islandesi dell’ovest sono collegati con la statale 1 Hringvegur mediante le strade n.60 e 68. Un altro modo sicuramente più veloce di arrivare nei Westfjords è il traghetto da Stykkishólmur, nella Penisola di Snæfellsnes. Da qui infatti si può prendere il traghetto Seatours che, con una sosta sulla piccola Flatey Island, collega Brjánslækur. Il traghetto per tutta la tratta impiega circa tre ore.
Mappe strade sterrate nei Fiordi Occidentali, Islanda.
Fiordi Occidentali Islandesi, cosa vedere
Il territorio si estende a ovest del paese e si affaccia sullo stretto di Danimarca, di fronte alla Groenlandia. La costa è frastagliata e interamente formata da fiordi e baie dove, durante lo scioglimento delle nevi, vengono intrappolati gli iceberg che provengono dal mare. I fiordi occidentali sono completamente montuosi quindi bisogna prestare attenzione ai tempi di percorrenza e alla scelta dell’itinerario.
Spiaggia di Rauðisandur
La spiaggia di Rauðisandur si raggiunge abbandonando la statale 62 e prendendo prima la 612 e poi la 614 (sterrata). L’ultimo tratto, oltre ad avere un panorama immenso, è anche molto scosceso. Il fondo stradale è comunque compatto e ben tenuto, consiglio però di avere un mezzo a 4 ruote motrici.
Prima di scendere dalla montagna fermatevi in sicurezza al lato della strada e godetevi il panorama. Rauðisandur è una spiaggia dorata che inizia dove una folta e bassa vegetazione finisce. In questa fascia verde vivono e nidificano molte specie di avifauna come il Chiurlo e la Sterna. Quest’ultima è molto aggressiva durante le prime settimane estive, non è pericolosa ma fate attenzione.
La grande spiaggia di Rauðisandur è soggetta a imponenti maree quindi vi capiterà di dover camminare molto prima i arrivare al mare. Di fronte a voi avrete l’immensità dell’Oceano Atlantico.
C’è un sentiero che parte dal lato opposto della strada, davanti alla caratteristica chiesetta nera Saurbæjarkirkja, che porta fino alla spiaggia.
Relitto di Patreksfjörður – Garðar BA 64
Sulla strada 612 merita una sosta il Relitto di Patreksfjörður – Garðar BA 64. Fu costruito in Norvegia nel 1921 e naufragò qui nel 1981. Il tempo sembra essersi fermato.
Cascata di Dynjandi
Il tratto di strada 60 che porta alla Cascata di Dynjandi, conosciuta anche come Fjallfoss, è senza dubbio il più bello dei fiordi occidentali. L’andamento è irregolare, salite e discese si susseguono incontrando molte cascate minori.
Dal parcheggio parte una camminata che fiancheggia la cascata con tutti i suoi 7 salti. In totale è alta 100m, il primo salto è quello più famoso e più fotografato. È la cascata più grande di tutti i fiordi occidentali, per me è assolutamente da non perdere.
Ísafjörður
Poco più di 2.500 persone vivono a Ísafjörður, la cittadina più grande di tutti i fiordi occidentali. I servizi come negozi, ristoranti e supermercati non hanno intaccato l’originalità e l’atmosfera di questo villaggio però lo hanno reso sicuramente un punto di riferimento prezioso, da utilizzare come base durante il vostro viaggio.
Artic Fox Center – Súðavík
Ho visitato il centro di ricerca e recupero della Volpe Artica di Súðavík e l’ho trovato molto interessante. Dista pochi minuti di macchina da Ísafjörður. La visita comprende un museo con alcuni reperti e pannelli informativi, oltre ad una saletta dove viene proiettato un video che racconta tutta l’attività del centro.
La maggior parte del lavoro va avanti grazie all’impegno di numerosi volontari che si dividono tra questa sede e la stazione di ricerca sulla penisola di Hornstrandir. Nel cortile c’è una recinzione dove vengono portate momentaneamente le volpi che hanno avuto dei problemi o piccoli volpacchiotti rimasti orfani. In qualsiasi caso, dopo un adeguato periodo di degenza, il programma prevede la reimmissione in libertà.
Per ulteriori informazioni : Artic Fox Centre – In estate apre alle 9 del mattino.
Álftafjörður – Fiordo di Súðavík
Le montagne letteralmente avvolte dal verde, l’acqua calma capace di riflettere ogni dettaglio e le nubi basse poco sopra le vette, sono le immagini che vi troverete davanti nel fiordo Álftafjörður, chiamato anche Fiordo di Súðavík.
Come tutti i fiordi si visita facilmente in auto, viaggiando con calma e gustandosi ogni angolo che ha da offrire. Questo fiordo in realtà è un piccolo ramo del più grande Ísafjarðardjúp.
Fiordo Seyðisfjörður e Penisola Hestur
Il Fiordo Seyðisfjörður è molto suggestivo. Nelle sue acque calme si specchiano in lontananza le scogliere di Snæfjallaströnd con i ghiacciai che scendono al mare dalle montagne e con infiniti nevai. Sempre in vista anche la penisola di Hestur, disabitata e territorio della volpe artica.
Foche e Balene a Litlibær
Tra i fiordi Hestfjörður e Skötufjörður si trova la penisola di Litlibær. La strada 61 la costeggia tutta. Davanti all’estremità nord di questa penisola, ci sono delle piattaforme naturali formate da rocce emerse dall’acqua, anche grazie al gioco delle maree. Qui si possono avvistare numerose colonie di foche. Mentre facevo le fotografie e i video, proprio in questo punto (vedi mappa sopra) sono comparse anche le balene che sono riuscito a riprendere nel video.
Altri luoghi di interesse nei Fiordi Occidentali Islandesi
Ogni viaggio è fatto di scelte e di rinunce. In questa mia esperienza in Islanda ho cercato di vedere più cose possibili in modo da realizzare per voi il reportage più completo. Inevitabilmente però, per motivi di tempo, ho dovuto tagliare qualcosa. Vi riporto alcune cose da vedere (Indicate in blu) che avevo segnato durante il progetto del mio itinerario. I Fiordi occidentali islandesi meritano da soli il viaggio in Islanda, e chi avrà la fortuna di dedicare il proprio viaggio principalmente a questa meravigliosa regione potrà confermarlo.
Flatey Island
Il traghetto Seatours che collega la penisola di Snæfellsnes con Brjánslækur, fa una sosta a Flatey Island. È sicuramente una ottima idea fermarsi una notte qui e ripartire il giorno dopo con lo stesso traghetto. Potrete apprezzare più lentamente questa zona dell’Islanda e soggiornare in una delle poche strutture ricettive presenti sull’isola.
Per altre informazioni c’è il sito flatey.com ma è solo in lingua islandese, dovrete utilizzare un traduttore.
Scogliere di Látrabjarg
Le Scogliere di Látrabjarg si trovano nell’estremità occidentale dei fiordi, sono imperdibili per gli amanti di bird watching. In estate, nei mesi di luglio e agosto, nidificano una quantità incredibile di uccelli marini. E’ una delle zone più adatte per vedere le pulcinelle di mare. Le scogliere si raggiungono con la strada n.615.
Arnarfjörður
Il fiordo Arnarfjörður è molto vasto, lungo oltre 30km e largo da 5 a 10 Km. Si può visitare dal villaggio di Bíldudalur e dagli altri villaggi incastonati in piccoli fiordi nei quali si dirama.
Hornstrandir Nature Reserve
La riserva di Hornstrandir è probabilmente la zona più selvaggia e intatta dei Westfjords. Non ci sono strade e non ci sono abitanti. Si raggiunge in traghetto da Ísafjörður. Occorrono da due giorni per un itinerario breve a cinque giorni per quello completo. Sono cinque giornate di trekking impegnative. È necessario avere esperienza di campeggio in zone remote e avere con se tutti gli accorgimenti di sicurezza come un GPS e un telefono satellitare.
Per informazioni westfjords.is
Costa di Standir
La costa di Standir, conosciuta in passato come “casa degli stregoni islandesi”, è un luogo abbastanza isolato. Dalla strada 61 si prende la strada 643 che termina alcuni chilometri dopo, percorrendo tutta la costa di Standir. Il villaggio più vicino a questa intersezione è Hólmavík, dal quale sono passato ma poi ho dovuto inevitabilmente dirigermi verso l’Islanda Settentrionale.
Dove Dormire nei Fiordi Occidentali
Nonostante i fiordi occidentali siano molto isolati dal resto dell’Islanda, si possono trovare alcune cittadine e villaggi dove è possibile dormire e fare base per le proprie escursioni. Vi riporto di seguito una lista con il numero di strada interessata :
- Reykhólar – Strada 606;
- Patreksfjörður – Strada 63;
- Tálknafjörður – Strada 63;
- Bíldudalur – Strada 63;
- Þingeyri – Strada 60;
- Flateyri – Strada 64;
- Suðureyri – Strada 65;
- Bolungarvík – Strada 61;
- Hnífsdalur – Strada 61;
- Ísafjörður – Strada 61;
- Súðavík – Strada 61;
- Hólmavík – Strada 61;
- Dreangsnes – Strada 645;
- Borðeyri – Strada 68;
Potete posizionarvi sulla mappa tutti questi villaggi e vedere in relazione al vostro itinerario dove vi torna meglio dormire. Il mio consiglio è quello di dedicare almeno 4 giorni ai fiordi occidentali islandesi.
Mappe strade sterrate e stazioni di carburante N1
In questa mappa trovate indicate le principali strade. La viabilità sterrata è rappresentata con il colore marrone, mentre la viabilità asfaltata in rosso. Per maggior comprensione vi ho riportato tutti i luoghi citati in questo articolo. Se la ingrandite potrete notare anche i distributori di carburante indicati con “N1”.
Viaggiare da solo Fiordi Occidentali, è fattibile?
Viaggiare in Islanda da soli (viaggio individuale e non di gruppo) è sicuramente l’opzione migliore. Vi permetterà di raggiungere le zone più remote e genuine del paese. Siete voi che deciderete i tempi degli spostamenti e quanti giorni dedicare a una zona piuttosto che a un’altra. Se avete letto l’articolo fino a qui, avrete capito che i fiordi occidentali sono imperdibili. Vi posso consigliare di leggere anche questo altro approfondimento “come organizzare un viaggio in islanda”.
Per qualsiasi domanda o richiesta di informazione contattami, ti risponderò con molto piacere il prima possibile.
2 commenti
[…] contenute, si possono trovare diversi hotel e tavole calde. Per me è stata la porta di accesso ai Fiordi Occidentali. Da qui infatti si può prendere il traghetto Seatours che, con una sosta sulla piccola Flatey […]
[…] scoraggiare da quanto sono remoti, dalle strade sterrate e dal tempo che si perde per raggiungerli. I Fiordi Occidentali devono far parte del vostro itinerario. Senza se e senza ma. Piuttosto non chiudete il giro […]