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Folon, un viaggio nel suo mondo – La Hulpe – Vallonia

di Michele Suraci

Immaginatevi un parco ricco di fauna, prati verdi, stagni e grandi alberi. La sede della Fondation Folon si trova in questo bellissimo contesto, all’interno della proprietà Slovay. Una tappa da non perdere se vi trovate in Vallonia.

Fondation Folon - Esterno

Fondation Folon – Esterno

Vi parlo volentieri di questo luogo che per me vale sicuramente il viaggio. Visitando questa zona probabilmente nel vostro itinerario avrete programmato anche Waterloo. La Fondation Folon si trova a pochissimi chilometri da questo sito storico quindi perché non approfittarne?

L’acquerello per Folon

“Il foglio bianco è un universo infinito, il rosso e il blu a contatto con l’acqua prendono vita. Questi due colori si incontrano nel foglio bianco, nell’universo, come una storia d’amore, come Romeo e Giulietta.”

Sono solo alcuni dei pensieri passionali dell’artista Belga, raccontati da se stesso in un toccante video fatto di concetti, emozioni e silenzi, nel quale Folon racconta cosa è per lui l’acquerello.
 

La visita di questa mostra comincia proprio così. Il video che scorre in un monitor incastonato in una porta fatta a forma di libro chiuso, che alla fine si apre sul suo mondo. Un mondo fatto di colori, di sogni e di malinconia. Sensazione quest’ultima provocata dal suo piccolo uomo blu col cappello, perennemente solo. Conoscevo questo artista per le sue opere, soprattutto per la sua fama di “Affichiste”, ma non mi aspettavo una mostra così coinvolgente ed emozionale.

Fondation Folon - Il Libro che si apre

Fondation Folon – Il Libro che si apre

Folon – La mostra permanente

L’esposizione è stata da lui curata e realizzata prima del 2000, anno di apertura al pubblico. Ripercorrere la sua vita ammirando le sue opere è un pò come tornare bambini e dar vita ai nostri sogni.

Gli Acquerelli 

Nella prima parte si incontrano tutte le sue maggiori opere ad acquerello. Alcune di queste furono a lui commissionate per realizzare poster pubblicitari di eventi importanti in tutto il mondo. Una parete è interamente dedica a queste. Ho riconosciuto l’inconfondibile poster de “La Boème” del 2003 per il festival di Puccini del che realizzò, insieme alle scenografie.

Folon Affichiste

Folon Affichiste

Poco distanti da questa parete ci sono anche le copertine realizzate da Folon per il famoso magazine “New Yorker”, uno dei lavori più prestigiosi realizzati oltre oceano.

Folon - New Yorker

Folon – New Yorker

Un altro video fatto di silenzio e di musica, da non perdere durante la visita della Fondazione, si trova nel piano sottotetto. Il film inizia con l’incontro dell’artista con Woody Allen, che diventa proprio un cortometraggio diretto dal grande Regista e Attore americano. L’incontro avvenne in occasione dell’incarico dato da Woody Allen a Folon per realizzare la locandina del film “September”.
 

 
La proiezione continua con la dimostrazione, mediante riprese della tecnica di pittura ad acquerello, con l’inquadratura ferma in primo piano sulla mano dell’artista.

Folon Scultore

Ad un certo punto della sua vita, intorno agli anni ’90, Folon ha una rivoluzione nel suo modo di vedere l’arte. Inizia a creare opere a metà tra acquerelli e sculture, utilizzando unicamente materiali riciclati. Il passo alla scultura vera e propria è breve.

Omino di Folon diventato scultura nel suo Atelier

Omino di Folon diventato scultura nel suo Atelier

Così Andrea Rauch in “Acquarelli di pietra” descrive l’impresa di Folon come scultore. “…un disegnatore lieve, aereo, delicato come Jean-Michel, come poteva affrontare una tecnica così pesantemente grave come la scultura? Come far volare i suoi omini, gli uccelli, gli arcobaleni, le fiammelle? Naturalmente tutti avevano torto (mancanza di fantasia?) e lui ragione, perché da allora gli omini, gli uccellini, gli arcobaleni di Folon si trasferirono su pietra e bronzo, senza rinunciare in nulla alla leggerezza. Erano, se così si può dire, acquarelli di bronzo.”

Alcuni strumenti di Folon nel suo Atelier

Alcuni strumenti di Folon nel suo Atelier

L’esposizione conclude con uno dei suoi sogni, simile a quello di tanti bambini. Raggiungere la nonna ormai mancata in cielo, con una scaletta immaginaria. In cima alla scaletta c’è il suo omino, come sempre solo, che come per magia, si anima in modo autonomo e si muove. Tutto reso più profondo dalla musica di sottofondo scritta da Michel Colombier,

Omino di Folon sulla scaletta

Omino di Folon sulla scaletta

Fondation Folon – Mappa

Fondation Folon

Fondation Folon

 

Numeri e riferimenti utili

Chiusura : Tutti i Lunedì

Chiusure straordinarie : 24, 25 e 31 Dicembre – 1° Gennaio

Orario : Martedì-Venerdì 09.00 / 17.00 :: Sabato e Domenica 10.00 / 18.00

Web : www.fondationfolon.be

Fondation Folon

Bruxelles e Vallonia

 

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3 commenti

miprendoemiportovia 24 Novembre 2016 - 10:37

adoro questo posto!

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Michele Suraci 24 Novembre 2016 - 10:43

Una volta visitato, impossibile non amarlo!

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Waterloo, storia e cultura, a tutta birra! - I Viaggi di Michele 5 Dicembre 2016 - 17:19

[…] visitare la Fondation Folon, una mostra permanente di questo artista straordinario. In questo articolo vi ho raccontato in dettaglio questa esperienza. Merita la […]

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