04 Gennaio 2009, Grand Canyon
La mattina comincia con una bufera di neve. Dobbiamo percorrere 300km che, per le strade americale, non sarebbero molti, ma le condizioni meteo lo hanno trasformato in un trasferimento veramente impegnativo.
Mappa Itinerario
Fortunatamente la strada non è in cattive condizioni e riesco a viaggiare tranquillamente alla velocità di 50 miglia orarie, va benissimo. Lungo il tragitto facciamo due soste in due punti di interesse, entrambe non porteranno via più di 5 minuti l’una.
La prima è per vedere le rocce Elefant Feet che, come si comprende dal nome, sono due formazioni rocciose a forma di zampe di elefante. La particolarità è che sorgono dal niente, in una zona di terreno pianeggiante.
La seconda invece è nei pressi di Tuba City dove si trova una specie di sito archeologico gestito dai Navajo in estate, in inverno non è presidiato, dove in alcune rocce si trovano ben distinte alcune impronte di dinosauro. Se non avete tempo potete fare anche a meno di fermarvi in questi due siti, però vanno benissimo per dare un senso alla pausa di cinque minuti per muovere un po’ le gambe.
Grand Canyon – South Rim
Dopo circa tre ore di auto, iniziamo a vedere la terra aprirsi, siamo già sulla statale 64, la Desert View Dr. Stiamo entrando nel Grand Canyon, non nascondo di essere un po’ emozionato. Il grand Canyon è uno dei parchi simbolo degli Stati Uniti Occidentali, praticamente uno dei posti che si include nell’itinerario di viaggio nei parchi dell’ovest.
Sono costretto a fermarmi al parcheggio del centro visite perché sento uno strano rumore arrivare dalle ruote, fortunatamente il sole ha aperto una breccia tra le nuvole ed ha smesso di nevicare. La neve congelandosi e trasformandosi in ghiaccio, ha riempito entrambi i parafanghi delle ruote anteriori creando un attrito con gli pneumatici. Sono costretto a rimuoverlo, letteralmente prendendolo a calci.
Mappa Desert View Dr.
Oltrepassato l’ingresso est, la visita in inverno consiste nel percorrere tutta la Desert View Dr. fino al centro visite e continuare prendendo la Hermit Road per il tratto aperto al traffico. Lungo queste strade ci sono molte piccoli sentieri che portano ad affacci panoramici incredibili. La North Rim è chiusa in inverno salvo alcuni rari casi di assenza di neve e ghiaccio, informatevi sempre sul sito istituzionale del parchi per verificare le condizioni delle strade e le eventuali aperture e chiusure in programma.
Il primo punto panoramico in cui ci fermiamo è il Desert View Watchtower. E’ praticamente l’unico punto da dove si può vedere il fiume Colorado dalla sponda del canyon, altrimenti bisogna scendere dai vari sentieri che però in inverno, se non accompagnati dai rangers ed attrezzati correttamente, non è possibile percorrere. Sono comunque percorsi che durano dai 2 ai 4 giorni.
La giornata scorre via velocemente sono già le 4PM, è abbastanza freddo, la temperatura è al di sotto dello zero. Aspettiamo il tramonto nei pressi di Yaki Point, poco prima del Grand Canyon Village. Ma va bene qualsiasi punto della Desert View Dr. Il mio consiglio è di percorrere questo breve tratto di strada fermandosi in tutti i punti panoramici, con molta calma, scegliendosi il punto a proprio piacimento per il tramonto, da raggiungere in serata. Noi abbiamo fatto così.
Il tramonto nel Grand Canyon è qualcosa di indimenticabile. E’ uno di quei momenti che rimangono indelebili nella propria memoria, più di ogni altro file sul computer, foto o filmato. Le infinite sfumature delle pareti del canyon formate dai vari depositi di sedimenti con diverse colorazioni, cambiano colore con il cambiare dei raggi del sole, fino all’ultimo momento, come se fosse un ultimo respiro. Il tramonto ne Grand Canyon è vivo, parla alla tua anima mentre lo guardi.
Siamo stanchi ed infreddoliti, raggiungiamo il bellissimo hotel e ci rilassiamo con una doccia calda,ed una abbondante cena.
05 Gennaio 2009 – Alba nel Grand Canyon
Affascinati dal tramonto visto la sera prima, non riusciamo a trattenerci in camera a lungo e, visto che in hotel servivano la colazione molto presto, decidiamo di dedicare al Grand Canyon anche la prima parte della mattinata partendo proprio dall’alba.
Usciti dall’hotel, carichiamo l’auto con i bagagli visto che poi proseguiremo nel nostro tour itinerante. Gli abiti che indossiamo e le valigie, sembrano di cartone, fanno un rumore strano. E’ il freddo, la temperatura è di 0°F, accendo l’auto con il riscaldamento al massimo e si parte. Un grazioso coyote corre lungo la strada a fianco della nostra macchina per un bel tratto, sembra quasi accompagnarci, sarà lo spirito del Grand Canyon? Chi lo sa…
Scegliamo come punto Yavapai Point, e probabilmente abbiamo fatto molto bene. Anche in questo caso è obbligatorio meditare ed ammirare il sole che pian piano entra in tutte le gole del canyon, fantastico.
L’alba è più veloce del tramonto ed il sole inizia ad alzarsi. Fortunatamente scalda presto e il freddo pungente lascia il posto ai dolci raggi del sole. Camminiamo lungo la Hermit Road, non c’è nessuno ma questo tratto di strada che affaccia sempre lungo la South Rim ha dei punti panoramici bellissimi. Dopo un po’ che camminiamo sentiamo dei rumori e ci fermiamo, potrebbe essere di tutto. Fortunatamente sono una simpatica famiglia di cervi che un po’ incuriositi dalla nostra presenza, si lasciano avvicinare ad una distanza di 4/5m. E’ stato un momento bellissimo.
Sono circa le 11AM, la giornata è ancora lunga e tanta strada dobbiamo fare, torniamo verso la california, sta finendo il giro dei grandi parchi. Con una tappa intermedia raggiungeremo Los Angeles per poi rientrare in Italia. Il Grand Canyon in Inverno è magnifico, bisogna avere un po’ di fortuna con il tempo ma ne vale sicuramente la pena.
Scheda di dettaglio PDF
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