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India del Nord Tappa 2 – Jaisalmer

di Michele Suraci

Trasferimento Varanasi / Jaisalmer : Il treno Notturno

La mattina del giorno di Natale Varanasi è completamente avvolta nella nebbia, noi dobbiamo prendere un volo per Delhi e da lì, in serata un treno notturno per Jodhpur, da dove poi partiremo subito in auto per giungere a Jaisalmer. Questo il nostro programma per il giorno di Natale, direi un po’ insolito no?

Il 25 Dicembre il primo ministro Indiano ha deciso di visitare Varanasi, quindi l’aeroporto è bloccato, non decolla e non atterra niente fino a quando lui non arriva. Fortunatamente ce la caviamo con solo un’ora di ritardo, anche la nebbia sembra essersi messa d’accordo. Arrivato il momento di partire si dissolve, come per magia. Per viaggiare in India ci vuole moltissima pazienza ed accettare il fatto che l’imprevisto è sempre lì, dietro l’angolo.

Arrivati a Delhi nel primo pomeriggio decidiamo di visitare velocemente alcune zone come Gate of India e il Gurudwara Bangla Sahib, il più importante tempio Sikh della capitale. Una moltitudine di gente impressionante. Le scolaresche in festa, il Christmas Festival (per loro il Natale è un festival) ed i religiosi in preghiera, ci hanno veramente “spianato”. Verso le 18 decidiamo di andare a fare una bella “merenda” dal McD, così da evitare per almeno un pasto il cibo speziato. Sarà anche la nostra cena.

Gurudwara Bangla Sahib

Gurudwara Bangla Sahib

Alle 21.15 abbiamo il treno per Jodhpur. Originariamente il programma prevedeva un treno diretto per Jaisalmer, ma già 6 mesi prima quando lo abbiamo prenotato, eravamo in lista d’attesa. Fino all’ultimo non sapevamo quale prendere, alla fine avevamo il posto soltanto per Jodhpur. Per arrivare alla stazione dei treni Delhi Junction abbiamo impiegato almeno un’ora, un traffico infernale. Sembrava di stare al circo massimo quando l’Italia vinse il mondiale di calcio.

Sui binari a Delhi

Delhi Junction

Arriviamo ai binari della stazione intorno alle 20.30, il nostro treno Mandore Express, con posti riservati in terza classe, sta per arrivare. La scena che ci si trova davanti è incredibile, un’altro treno è appena arrivato ed una folla di viaggiatori locali lo prende letteralmente d’assalto. C’è chi sale con il treno ancora in corsa, chi si getta dentro i finestrini e chi brontola perché non riesce a scendere. In tutto questo sembra che i topi giganti si trovino a meraviglia visto il loro continuo razzolare in ogni angolo, persino sui piedi dei senza tetto che dormono in ogni spazio libero disponibile in stazione.

Sul treno per Jodhpur

Sul treno per Jodhpur

Saliti sul treno ci rendiamo conto che non è possibile toccare niente, anzi, come precauzione rimaniamo vestiti e ci tiriamo su pure il cappuccio della felpa, dovremo resistere per le successive 11 ore, fino a quando arriveremo a Jodhpur per le 8.30 del mattino successivo. Sui binari abbiamo comprato delle catene con lucchetti per assicurare le valige alle nostre cuccette, anche se in realtà dal punto di vista della sicurezza non ci siamo mai sentiti a disagio. Con noi hanno viaggiato per lo più famiglie con bambini, e i venditori del maledetto “Chai” (pron. ciai) una bevanda, anzi “la” bevanda Indiana per eccellenza. Un the e latte aromatizzato con zenzero ed altre spezie. Ogni volta che chiudevo occhio passava lui col bussolo di Chai urlando come il venditore di cocco in spiaggia. Incredibile…

Sul treno

Sul treno

Il treno scuote molto e non è certo una comodità, senza considerare della completa mancanza di igiene, e non vi parlerò del bagno. E’ comunque un’esperienza che a mio parere va fatta, va assolutamente inclusa in un viaggio in India. Ti fa avvicinare totalmente al loro stile di vita, eravamo gli unici occidentali, almeno nei 2/3 vagoni limitrofi.

Jaisalmer – La città d’Oro

Incredibilmente vista la nebbia di Varanasi, il primo ministro Indiano, il traffico infernale di Delhi ed il treno traballante e puzzolente, siamo arrivati puntuali alle ore 12.00 a Jaisalmer, come da programma. Questo è un aspetto dell’India che abbiamo imparato a conoscere fin da subito. Anche quando ti sembrerà impossibile, sarai estremamente in ritardo, avrai un contrattempo clamoroso, ci sarà sempre una soluzione semplice e veloce a portata di mano per risolvere tutto, come se niente fosse.

Il Forte di Jaisalmer

Il Forte di Jaisalmer

Jaisalmer è una fiaba, questo castello di arenaria gialla, da qui il nome “Città d’Oro”, si erge nel deserto del Thar e letteralmente ti fa immaginare cosa doveva essere ai tempi del maggior fasto. E pensare che fino a poco tempo fa, fine secolo scorso, una parte delle mura storiche veniva smantellata semplicemente per reperire il materiale da costruzione. Fortunatamente si sono fermati in tempo prima di rovinare questa meraviglia ed i novantanove giganteschi bastioni sono sopravvissuti a questo scempio.

Il forte è ancora abitato e infatti noi abbiamo alloggiato all’interno, in una bellissima Haveli, antichi palazzi di benestanti ristrutturati e riconvertiti per le attività ricettive. La nostra si chiama Garh Jaisal Haveli. Avevamo una camera bellissima con un affaccio mozzafiato ricavato direttamente all’interno di un bastione.

Tramonto a Jaisalmer

Tramonto a Jaisalmer

Una sistemazione veramente suggestiva che io consiglio vivamente! Dormire all’interno del forte è quel valore aggiunto alla visita di Jaisalmer. I momenti più belli, all’alba e al tramonto, quando la maggior parte dei turisti sono tornati ai loro hotel di catene internazionali, le strette viuzze, i camminamenti sulle mura e la gente del posto è tutta lì per te, ansiosi di farsi osservare e fotografare.

Musicista di Strada

Musicista di Strada

 

Per il nostro giorno di arrivo abbiamo deciso di esplorare ogni angolo del forte, i templi Giainisti ed il camminamento lungo le mura dal quale forse abbiamo assistito ad uno dei tramonti più belli di tutto il viaggio. Ma anche l’alba è stata eccezionale. Il giorno successivo, prima di ripartire, abbiamo visitato con molta calma il bellissimo Palazzo del Forte e ci siamo poi semplicemente goduti altre passeggiate all’interno del forte, osservando la popolazione locale, i saltimbanchi e facendo tantissime fotografie. La sera abbiamo cenato sulla fantastica terrazza della nostra Haveli, il cibo era ottimo ed ovviamente ben speziato.

In tarda mattinata ci siamo messi d’accordo con il nostro autista di trovarsi all’uscita del forte, dopo una lunga serpentina di tornanti, le auto non possono entrare. Sembrava che ormai Jaisalmer ci avesse dato tutto quello che poteva offrire, invece anche l’uscita dal forte ci ha regalato un’esperienza divertentissima. Mezzo di trasporto? Due motociclette. Sulla prima due ragazzini con le nostre due valige, sulla seconda noi due con un’altro ragazzo..in tre su una moto tra la gente e le altre moto che sembravano giocare all’autoscontro. Fortuna che ho fatto il video!

La brezza fresca del tramonto, il profumo delle spezie, i suoni dei musicisti di strada, sono tutti colori, odori e sensazioni che rimarranno ben impresse nella mia memoria, un pezzo di me è rimasto lì !

Abiamo alloggiato al Garh Jaisal Haveli, questa è la mia recensione su tripadvisor.

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