30 Dicembre – Udaipur
Ore 7.00 puntuali facciamo colazione, nonostante la sontuosa ed emozionante cena della sera precedente, siamo affamati! Il buffet dell’hotel è notevole, come del resto tutto quanto. Facciamo quindi la nostra colazione/pranzo e con dispiacere, alle 8 lasciamo Narlai, con destinazione Udaipur.
Il nostro autista ci porta su una strada molto panoramica, non so se fosse stata l’unica a disposizione, avevo un paio di cartine dell’india ed erano entrambe discordanti. Però è stato piacevole attraversare questo passo montano, ad un certo punto abbiamo trovato una quantità di scimmie impressionanti, erano ovunque.
Scesi dalla montagna l’ambiente era sempre molto rurale, c’erano solo campi da coltivare e bacini idrici per l’irrigazione. Con curiosità abbiamo notato l’utilizzo di vecchi metodi per prelevare l’acqua e incanalarla nelle condotte di irrigazione. Ancora oggi utilizzano la forza animale e un sistema di secchi. In pratica la bambina nella foto qui a fianco, girando tutto il giorno con la mucca, aziona questo nastro fatto di secchi, facendo così superare il dislivello all’acqua.
A metà mattinata arriviamo ad Udaipur e ci apprestiamo a visitare subito il City Palace. Onestamente l’impatto con questa città non mi è piaciuto molto, tutto molto turistico.
E’ stato il primo posto dove abbiamo trovato molti turisti occidentali, tanti anche Italiani. Provenendo da zone rurali e dimenticate dal turismo di massa mi ha dato un po’ fastidio. Nel palazzo non si poteva girare dalla gente, forse in questo caso abbiamo sbagliato l’orario di visita, andava visitato al mattino presto o più tardi nella sera, ma non si può prevedere sempre tutto.
Abbiamo fatto poi anche il giro in barca sul lago Pichola, molto suggestivo. I bellissimi panorami del palazzo e del resto di Udaipur valgono l’escursione che inevitabilmente si conclude con la visita sull’Isola di Jagmandir dove, il palazzo del 1600 costruito dal maharaja Karan Singh, ospita oggi un bar, un ristorante, una spa e un piccolo albergo, macchine spenna turisti occidentali.
Tornati sulla terraferma decidiamo di addentrarci all’interno della città vecchia di Udaipur, tra le viuzze e i bazar. Finalmente le comitive di turisti,che ben si guardano dal visitare certi luoghi, spariscono e il caos dei tuc tuc e del popolo indiano riprende il sopravvento.
Ci troviamo di fronte ad una scalinata altissima e molto ripida, veramente imponente. Si tratta dell’ascesa al Jagdish Temple, indo-ariano, risalente al 1600. Notevole la vista dalla sommità della scalinata. Scendendo poi mi sono fermato da un tizio, non ho ben capito se fosse un mendicante od un sacerdote, probabilmente entrambi. Era intento a ridipingere e colorare una divinità. Cercava di spiegarmi cosa stesse facendo, parlando un miscuglio strano di indi e inglese, ovviamente non ho capito niente. L’unica cosa che era ben chiara è che volesse una mancia, non so per cosa….
Riprendendo la via ci siamo imbattuti in tanti negozi, alcuni vendevano cibo, altri molto bizzarri, vendevano dentiere ed occhi di vetro, usati. Avete letto bene, non c’è bisogno che torniate indietro. Non ho voluto approfondire la provenienza di questa merce.
Si sta avvicinando la sera quindi cerchiamo di riguadagnare la via della nostra haveli, ma prima ci fermiamo al Gangaur Gath, una piazzetta che si raggiunge oltrepassando tre enormi archi, la vista sul lago è incantevole. Altre persone si sono fermate sugli scalini che scendono in acqua ad ammirare il tramonto, ma noi per questo abbiamo il nostro terrazzino privato al Kankarwa Haveli, che è subito li a fianco.
Il panorama dalla nostra camera è eccezionale, è ricavata sulla terrazza. Aprendo tutte le tende abbiamo una vista panoramica sul lago direttamente dal nostro letto, il tramonto è struggente e mi riconcilia con Udaipur. Rivedendo le foto, probabilmente il primo giudizio è stato viziato dalle orde di turisti che abbiamo incontrato perché effettivamente Udaipur è ancora qualcosa di diverso da vedere nel Rajasthan. Sicuramente un luogo molto romantico, probabilmente anche il City Palace mi sarebbe piaciuto se solo fossi riuscito a vedere qualcosa visto che era completamente saturo di persone.
Per cena ci siamo trattenuti in haveli, il ristorante è sulla terrazza con la stessa vista della nostra camera. Il cibo era veramente genuino e come sempre, tipicamente indiano e molto speziato. Il giorno dopo ci aspetta il trasferimento a Bijaipur, dove probabilmente i turisti saranno solo un ricordo.
Abbiamo soggiornato presso Kankarwa Haveli, questa la mia recensione su Tripadvisor.