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La mia Tokyo in tre giorni

di Michele Suraci

E’ la mia seconda volta in Giappone, nel mio itinerario ho deciso di visitare Tokyo in tre giorni. In realtà sono due giorni e mezzo perché il terzo abbiamo il volo per l’Italia che però è notturno, quindi metà giornata sicuramente possiamo stare in giro.

Tokyo è indubbiamente tra le mie Top 5 al mondo. Se pur non ci sia niente di simile tra loro, per me città come Londa, Vancouver, San Francisco, New York e Tokyo sono unite da un’anima comune. La libertà. In queste città puoi fare quello che vuoi, ce n’è per tutti i gusti. Potrai passare tre giorni o una settimana, più volte nella tua vita, e riuscirai a fare e vedere sempre qualcosa di diverso. E’ per questo che può aver senso in un viaggio in Giappone, dedicare anche pochi giorni a Tokyo. Tanto ci ritorni. Tanto puoi starci quanto vuoi ma non ce la farai mai a vedere tutto in una volta.

Tokyo – Giorno 1

Ci trasferiamo a Tokyo da Kyoto con uno Shinkansen la mattina presto. Alle dieci del mattino siamo già sulla metropolitana, diretti verso il nostro hotel per depositare i bagagli.

Shinkansen

Shinkansen

A Tokyo, dopo aver dormito dai monaci sul Monte Koya, in Ryokan e in una casa in affitto a Kyoto, ho deciso di far riposare un po’ la schiena ed ho prenotato un bell’hotel in stile occidentale, con tutte le nostre comodità. Il momento culturale del nostro viaggio è ormai passato. Ora ci godiamo un po’ di modernità stravaganti del Giappone.

Asakusa

Come prima tappa decidiamo di visitare il quartiere Asakusa, in realtà anche qui l’anima dominante del quartiere è la tradizione e la cultura Giapponese. L’odore di incenso è molto forte, il “rumore” della gente che prega è quasi assordante. Il tempio Senso-ji è uno dei più belli della città, ma il giorno è affollatissimo, soprattutto in questo periodo. In questo posto comunque ti accorgi di quanto il Giapponese sia praticante ed osservante della propria religione.

Folla al Senso-ji

Folla al Senso-ji

E’ molto caratteristico il viale commerciale che porta al tempio, Asakusa Market. Se dovete comprare dei souvenir, passate un’ora tra le centinaia di bancarelle. Troverete tutto quello di cui avete bisogno per fare contenti i vostri amici e parenti che vi aspettano a casa.

Asakusa Market

Asakusa Market

Ueno Park

Con un paio di fermate di metro o poco più, si arriva al bellissimo parco Ueno. Visitarlo durante la fioritura dei ciliegi è un’esperienza unica. Sembra che stia cadendo la neve invece sono i petali rosa che volano ovunque. Dopo pochi minuti inevitabilmente me li trovo tra i capelli e nelle tasche della giacca.

I Ciliegi di Ueno

I Ciliegi di Ueno

I Viali e gli stagni d’acqua con il riflesso dei filari dei ciliegi, regalano scene da film, quasi commoventi. Sotto questi tetti naturali di color rosa, è pieno di persone, più o meno giovani, impegnate con i loro Hanami. L’aria è satura del profumo dei ciliegi che si mescola con quello del Saké e con quello di centinaia di piccoli chioschi di street food che in ogni momento della giornata producono cibo, quasi sempre fritto. Fantastico!

Hanami a Ueno

Hanami a Ueno

Nel parco Ueno, oltre al Museo Nazionale di Tokyo, c’è anche uno zoo che ho visitato, un po’ contro voglia devo ammetterlo. Non esistono dimensioni idonee delle gabbie per gli animali, perché perché gli animali non devono proprio stare in gabbia. Lo zoo ospita anche un esemplare di panda, che non avevo mai visto, quindi violento un po’ la mia coscienza e decido di entrare. Onestamente sono stato male tutto il giorno, le gabbie sono troppo piccole, gli animali sono tristi, sono scappato dopo pochi minuti.

Ameyayokocho

Prima di lasciare la zona di Ueno, vale sicuramente la pena fare una sosta di circa un’ora nell’area commerciale Ameyayokocho. Questa stretta via confinata tra il parco e la sopraelevata del treno, è un po’ mercato, un po’ centro commerciale a cielo aperto. Si incontrano tantissimi fruttivendoli,, pescivendoli ed altri banchetti di generi alimentari vari. Inoltre ci sono ancora moltissimi negozi di piccoli oggetti di elettronica, che ricordano molto gli anni ’80.

Ameyayokocho

Ameyayokocho

Akihabara

E’ metà pomeriggio ormai, e la luce pian piano sta andando via. Decidiamo di andare a visitare velocemente il quartiere di  Akihabara. Luci, maid café, manga e anime sono il succo di questa zona. Che amiate o meno questo genere di cose, è sicuramente un aspetto degli Edochiani (abitanti di Tokyo) che va conosciuto e compreso. Tra le luci scintillanti e la musica dalle parole incomprensibili, si cammina tra una moltitudine di piccoli negozi manga, dove vengono vendute una quantità inimmaginabile di piccoli modellini ed altri gadgets degli eroi giapponesi.

Akihabara

Akihabara

E’ anche il quartiere dei maid caffè. Locali che per noi occidentali possono sembrare decisamente squallidi. Delle ragazzine minorenni stanno fuori per strada ad attirare eventuali ospiti. In questi locali si va per bere un drink o una birra, e per avere attenzioni particolari da queste giovani cameriere, ma niente più. Domandarsi il perché di tutto questo è ovviamente lecito.

Shinjuku

Ho passato la sera a Shinjuku. Il quartiere dei grandi magazzini e centri commerciali di lusso, delle luci a led e degli schermi giganti. Luoghi che ricordano decisamente l’atmosfera futuristica del celebre film Blade Runner.

Shinjuku

Shinjuku

Il grande incrocio che collega la stazione JR, dalla quale passano ogni giorno milioni di persone, ai centri commerciali e alle vie pedonali, mi rapisce per qualche istante. Non resisto alla tentazione di scattare qualche fotografia e di registrare qualche filmato.

Incrocio - Shinjuku

Incrocio – Shinjuku

Tokyo – Giorno 2

Il viaggio sta per finire, e questo pensiero si fa sempre più forte. Il sole invade la nostra camera da letto, oggi niente cielo grigio. Il “pezzo” forte della giornata è l visita ad Odaiba, ma lì apre tutto intorno alle dieci del mattino quindi visitiamo i vicini giardini del palazzo Imperiale.

Giardini Palazzo Imperiale

Giardini Palazzo Imperiale

Li avevo già visitati la mia prima volta a Tokyo, era settembre ed era molto più caldo. Lo strano rumore delle cicale era assordante. Oggi è soltanto un po’ caldo ma i giardini hanno un aspetto differente.

Odaiba

Dalla stazione della metro di Shinbashi si prende il treno automatico che passa sulla sopraelevata e sul Rainbow Bridge che porta fino all’Isola artificiale di Odaiba. Il mio principale obiettivo è il Gundam Café e la statua di Gundam alta più di 20m.

Rainbow Bridge - Odaiba

Rainbow Bridge – Odaiba

Un grande pontile, prima in legno e poi in cemento, collega la spiaggia ed il palazzo della Fuji TV, alla zona più interna dell’isola oltrepassando una enorme arteria del traffico di Tokyo. Da qui si gode anche una bellissima vista su una delle copie della Statua della Libertà.

Statua della Liberà - Odaiba

Statua della Liberà – Odaiba

Finalmente sono davanti al Gundam. Può sembrare una cosa al limite tra il turistico ed il kitcsh, ma in realtà questo robot, personaggio della celebre serie di cartoni animati fine anni ’70, inizio anni ’80, è un vero e proprio luogo di culto per tutti gli appassionati.

Gundam - Odaiba

Gundam – Odaiba

Shibuya

Dopo aver mangiato qualcosa velocemente in una enorme food court di uno dei tanti centri commerciali di Odaiba, lasciamo l’isola e andiamo a vedere Shibuya, in particolare Shibuya Crossing. Anche qui ero già stato ma ho voluto provare l’ebrezza di attraversare questo incrocio, dove oltre un milione di persone transita tutti i giorni.

Shibuya Crossing

Shibuya Crossing

E’ pazzesco. Un fiume di persone che ti trasporta da una parte all’altra della strada. Immancabile anche la foto con la statua di Hachiko.

Asakusa by Nihgt

E’ l’ultima cena che consumeremo a Tokyo, decido di tornare nel quartiere che a me piace di più, Asakusa. Il Tempio Senso-ji la sera, durante l’ora blu, quando la luce del cielo assume la colorazione del cobalto, ha un fascino particolare. Le orde di turisti hanno abbandonato la zona per tornare nei loro lussuosi hotel. Sono rimaste solo alcune persone intente a pregare. Le porte del tempio si chiudono ed io inizio a scattare qualche fotografia.

Sensoji by Night

Sensoji by Night

Non vi posso raccontare o recensire la cena, il nome del locale e il bigliettino da visita che ci hanno dato erano scritti solo in Giapponese. Vi posso mettere una foto.

Cena ad Asakusa

Cena ad Asakusa

Tokyo – Giorno 3

Avevamo in programma di passare tutta la mattinata al complesso templare di Narita, che è molto bello e allo stesso tempo è vicino all’aeroporto. Purtroppo ci siamo svegliati con una forte pioggia. Avendo già visto tantissimi templi durante il nostro viaggio non abbiamo voglia di stare una giornata sotto l’acqua. Cambiamo programma e ci fermiamo nella Tokyo Sky Tree. E’ un posto superiore. Qui c’è tutto. Ci sono molti negozi con degli ottimi souvenir di qualità, cose veramente caratteristiche che gli stessi Giapponesi comprano. Inoltre c’è un acquario e la vista panoramica all’ultimo piano, insieme ad una grande food court. Insomma, abbiamo passato una mattinata piacevole qui prima di rientrare.

Narita Express

Narita Express

Con il treno della linea Narita Express si raggiunge comodamente l’aeroporto, da dove imbustiamo il nostro pocket-wifi che avevamo noleggiato per l’intera durata del viaggio. Una comodità unica.

E’ arrivato il momento di rientrare in Italia. Il viaggio in Giappone mi ha lasciato un segno indelebile dentro. Mi ha permesso di conoscere più da vicino i Giapponesi dei quali avevo un’idea strana vivendo in una città turistica ed essendo abituato a vederli sempre in enormi gruppi intenti a fare cose sciocche. Sono un popolo estremamente educato, cordiale e gentile. Un popolo che tiene ai propri valori. Un popolo con un forte senso civico, cosa che noi in Italia abbiamo perso da molto tempo. Probabilmente tornerò in questo paese anche una terza volta.

Tokyo in Tre Giorni –  Il Mio Video

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2 commenti

italiabdsm.it 16 Giugno 2022 - 14:03

Complimenti! Non ho mai letto un post così interessante!

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Michele Suraci 17 Agosto 2022 - 19:02

Grazie!! Mi fa piacere che tu abbia trovato interessante il mio articolo! 🙂

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