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Tre Cose di… Mantova e Alto Mantovano

di Michele Suraci

Mantova e Alto Mantovano

Sono stato in Lombardia nel mese di settembre, un periodo ottimo per visitare Mantova e Alto Mantovano. In questo articolo, rispettando il format della mia rubrica “Tre Cose di…”, vi parlerò di due luoghi o monumenti, uno da non perdere e l’altro al di fuori dei soliti itinerari turistici. Vi consiglierò inoltre una location per dormire e mangiare.

Mantova dalla Torre dell'Orologio

#1 Classic – Palazzo Ducale, Mantova

Il Palazzo Ducale è un complesso architettonico che occupa un’area di 35.000 mq e fu residenza dei Gonzaga dal 1328 al 1707. L’insieme organico di edifici così come lo conosciamo oggi risale al XVI° secolo. Le prime costruzioni del complesso furono il palazzo del Capitano e la Magna Domus. Entrambi si trovano sulla piazza Sordello. Furono edificati tra il 1273 ed il 1328 dalla famiglia Bonacolsi, dominatrice di Mantova.

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Indubbiamente con l’avvento dei Gonzaga questo palazzo è diventato quello che è oggi, dal punto di vista architettonico e dal punto di vista artistico. Le eccellenze come gli affreschi del Pisanello raffiguranti il Ciclo Cavalleresco e la Camera degli Sposi, affrescata dal Mantegna, vennero realizzate appunto per volere dei Gonzaga. Tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400 fu costruito il Castello di San Giorgio, progettato da Bartolino da Novara per volere di Ludovico II Gonzaga.

La Camera Degli Sposi

La Camera Degli Sposi

Se vi interessa approfondire tutte le fasi storiche ed architettoniche del palazzo, vi consiglio di leggere questa pagina del sito dei Beni Culturali di Mantova. Qui sono elencati tutti i passaggi storici avvenuti nei secoli fino ad oggi.

Per visitare il Palazzo Ducale, i biglietti si possono acquistare online qui oppure alla biglietteria, posta all’ingresso del palazzo. Per la Camera degli Sposi è necessario un biglietto a parte che viene venduto con appuntamento orario.

Purtroppo anche Mantova non fu risparmiata dal tremendo sisma del 2012. Ancora oggi si vedono ponteggi necessari per il restauro e per la messa in sicurezza di alcuni edifici. Nonostante ciò, vedendo il diario del Sisma 2012, si può notare che molto è stato fatto, bene e velocemente.

Rotonda di San Lorenzo, sotto la torre dell'Orologio, a due passi dal Palazzo Ducale

Rotonda di San Lorenzo, sotto la torre dell’Orologio, a due passi dal Palazzo Ducale

#2 Original – Museo Internazionale della Croce Rossa

Oltre ai patrimoni artistici ed architettonici custoditi a Mantova e Alto Mantovano, a Castiglione delle Stiviere, si trova un’altro tesoro: il Museo Internazionale della Croce Rossa. Ma perché si trova proprio qui? Perché è così importante? La storia può rispondere esattamente a queste domande. Una storia che è un patrimonio da custodire gelosamente e da tramandare all’infinito. La grande organizzazione umanitaria internazionale della Croce Rossa ha salde fondamenta a Castiglione delle Stiviere dai tempi della seconda guerra di indipendenza. Da qui passò un personaggio importante e a mio avviso sottovalutato, Jean Henry Dunant.

Museo della Croce Rossa - Dunant e la nascita dell'Idea

Museo della Croce Rossa – Dunant e la nascita dell’Idea

La Storia di Henry Dunant

Henry Dunant (1828-1910), svizzero, era un convinto Calvinista e, nonostante non avesse mai terminato gli studi, fù un uomo che si era “fatto da se”. Grazie alla sua grande cultura da autodidatta, si fece strada come amministratore di istituti bancari. Aveva una mente aperta e moderna rispetto ai tempi in cui ha vissuto.

Henry Dunant

Henry Dunant

Divenne anche imprenditore, ed è proprio da qui che iniziarono i suoi primi guai. Investì dei capitali, presi in prestito dalla svizzera, per realizzare delle coltivazioni di cereali in Tunisia. Ottenne tutte le concessioni necessarie dai regnanti della Tunisia, tranne quella dello sfruttamento dell’acqua. In poco tempo le sue aziende andarono in difficoltà. Ma cosa c’entra tutto questo con la Croce Rossa? Nemmeno Dunant a quel tempo lo sapeva. Prese in prestito altro denaro dalle banche in Svizzera e andò in Italia, alla ricerca di Napoleone III, Imperatore di Francia. Voleva incontrarlo per avere le concessioni per l’uso dell’acqua in Tunisia, che era sotto l’influenza Francese.

Henry Dunant fu fermato a Castiglione delle Stiviere. Proprio li vicino, a Solferino, Napoleone III stava combattendo una delle battaglie più sanguinose della storia. Morirono oltre 100.000 soldati tra caduti e feriti. Fino a quel momento Dunant non aveva idea di cosa volesse dire veramente la parola guerra. La popolazione conosceva le battaglie mediante le immagini della stampa. La guerra veniva raffigurata con scene epiche di combattenti gloriosi. Erano immagini quasi romantiche dove le perdite venivano rappresentate con due o tre persone sdraiate, mai sanguinanti.

La Battaglia di Solferino dipinta da Calro Bossoli

La Battaglia di Solferino dipinta da Calro Bossoli

La mattina quando Dunant si svegliò, vide rientrare i pochi soldati vivi, feriti, che portavano sulle spalle gli amici morti. Qui capì cosa fosse veramente la guerra. In questo istante cancellò tutta la sua vita ed azzerò i suoi interessi di imprenditore. Vedendo le donne “popolane” di Castiglione delle Stiviere, soccorrere i feriti di entrambe le parti con i soli secchi d’acqua, come se fossero “Tutti Fratelli” arrivò ad una conclusione. Non è possibile che avvenga ciò e che non esista nessuno incaricato di soccorrere questi feriti.

La Nascita della Croce Rossa

Nel 1862 Dunant torna in Svizzera, racconta le sue emozioni e la sua esperienza nel libro “Un Ricordo di Solferino”. Dopo solo due anni, nel 1864 riesce a mettere d’accordo 12 stati che firmarono la “Convenzione di Ginevra”. E’ la nascita della Croce Rossa e l’affermazione di un personaggio che ha sempre saputo vedere oltre, ai propri interessi e alla propria vita. Nel 1901 gli fu conferito il Premio Nobel per la pace. Lui, caduto in disgrazia, non ritirò mai il premio, che consisteva anche in una ingente somma di denaro, ma dispose che i creditori potessero attingere da tale somma per estinguere i suoi debiti.

Il celebre libro di Dunant sulla Battaglia di Solferino stampato in tutte le lignue

Il celebre libro di Dunant sulla Battaglia di Solferino stampato in tutte le lignue

Il Museo Internazionale della Croce Rossa

Ce ne sono solo due al mondo che dipendono direttamente dall’Organizzazione Internazionale della Croce Rossa, uno a Ginevra e l’altro a Castiglione delle Stiviere, il più importante. In questo percorso museale è possibile rivivere la storia della Croce Rossa, fin da prima della fondazione con il racconto del personaggio Jean Henry Dunant, per arrivare poi alla attività moderna di oggi. Troverete molte teche con materiale storico, dai primi ferri chirurgici da campo, ai primi respiratori portatili o kit per trasfusioni.

Una delle prima ambulanze, ancora marciante

Una delle prima ambulanze, ancora marciante

Molto bella anche la collezione di barelle spalleggiate e carrozzate, fino ad arrivare alle prime ambulanze con motori a scoppio, ancora oggi marcianti.

Vi consiglio davvero di visitare questo museo, vi servirà per capire fino in fondo il territorio di Mantova e Alto Mantovano. Prenotate una visita guidata, probabilmente vi accompagnerà il Curatore Giuseppe Barrile, che ringrazio tantissimo per avermi raccontato tutte queste cose interessanti. Lui sa tutto di Dunant e della Croce Rossa. Tutto quello che vi ho scritto non l’ho letto, ma lo ricordo dalla sua brillante esposizione.

Il sito internet del Museo

#3 Stay and Food

Per restare in tema con il mio itinerario e per dare maggiore carattere alla visita di Mantova e Alto Mantovano, ho deciso di soggiornare a Castiglione delle Stiviere, all’Hotel Dunant. Avrete già capito dal nome che l’hotel ha a qualcosa a che fare con Henry Dunant. Ben più di “qualcosa” direi. E’ un hotel museo, realizzato ispirandosi ed omaggiando la vita di questo filantropo.

Uno dei tanti ambienti comuni ben curati

Uno dei tanti ambienti comuni ben curati

I tre piani di questa struttura costituiscono il “ritratto spaziale” di Dunant. E’ un hotel a “zero stelle” volutamente. Il cliente è stato lasciato libero dai preconcetti che potrebbe dare al cliente una semplice classificazione. Al suo interno e nel cortile si trovano elementi di arredo, vere e proprie opere d’arte di design realizzate da Ermanno Preti.

Il Cortile dell'Hotel Dunant

Il Cortile dell’Hotel Dunant

Interessante l’accostamento di elementi antichi originali come cassettoni e comò primi del ‘900, a volte anche derestaurati, installati nelle camere e negli ambienti comuni, come se fluttuassero nell’aria. Sicuramente l’Hotel Dunant è una location unica, ideale anche dal punto di vista della posizione per chi vuole visitare Mantova e Alto Mantovano. Ve lo consiglio! Sito internet dell’Hotel www.dunanthotel.it

Camera - Affermazione di un Simbolo

Camera – Affermazione di un Simbolo

Se avete visitato il Palazzo Ducale di mattina o di pomeriggio, probabilmente avrete l’esigenza di pranzare o cenare. Direttamente in Piazza Sordello vi consiglio di mangiare nel ristorante Il Trovatore, prezzi medio bassi ed ottimo cibo, il tutto unito dalla fantastica posizione. Questa la mia recensione su TripAdvisor.

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