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Natale a San Francisco

di Michele Suraci

E’ il 24 dicembre, la vigilia di Natale, finalmente è arrivato il giorno in cui dovremmo rientrare nel nostro giro programmato e volare verso Los Angeles dove poi, con un’auto a noleggio raggiungeremo San Francisco.  Ricordo per, chi non avesse letto l’articolo del giorno precedente, che siamo arrivati a New York con forte ritardo perdendo la coincidenza per Los Angeles. Abbiamo trovato posto solo nelle successive 36 ore.

24 Dicembre – Trasferimento New York, Los Angeles, San Francisco

La mattina ci svegliamo abbastanza presto, abbiamo il transfert in aeroporto alle ore 6. Il volo per Los Angeles è alle ore 10, ma al JFK il traffico è sempre congestionato dalla bufera di neve avvenuta due giorni prima. La stessa che ha fatto arrivare in ritardo anche il nostro volo dall’Italia. Il ritardo stimato per oggi era di 40min, ma alla fine l’imbarco si chiude con più di un’ora di ritardo.

In Volo verso Los Angeles

In Volo verso Los Angeles

L’aereo è pronto per partire ma sento improvvisamente spegnere i motori, subito l’implacabile annuncio del comandante “abbiamo una ruota a terra va sostituita”. Non ci credo, ce la faremo prima o poi ad arrivare a Los Angeles? Mi piacerebbe togliermi anche il dubbio legato ai nostri bagagli: ritroveremo mai le nostre valige a Los Angeles visto che sono arrivate un giorno e mezzo prima di noi? Un trasferimento pieno di incertezze!

Ci hanno fatto rimanere seduti in aereo, dopo alcune martellate e circa un’ora di lavoro, l’aereo pare che sia pronto per partire, speriamo abbiano avvitato bene tutto! Inizia il rullaggio e finalmente ci siamo, si parte. Siamo in coda per la pista di decollo insieme a molti altri aerei, abbiamo la posizione n.15. Si decolla! Sono circa le ore 12, considerando che il volo dura poco più di sei ore e che ce ne sono tre di fuso orario, dovremmo arrivare intorno alle 15 a Los Angeles.

Ovviamente le disavventure non erano abbastanza, doveva succedere anche qualcosa in volo. Siamo circa a metà tratta quando una persona di religione musulmana si alza dal suo posto e ne prende uno in prima classe, apre il Corano ed inizia a recitare alcuni versi ad alta voce, con molta concitazione. Tutti ci guardiamo un po’ preoccupati, è evidente dove stanno andando i nostri pensieri. La hostess lo invita a riprendere il suo posto, ma lui la ignora, fa finta di non ascoltarla. Dopo qualche minuto esce anche uno dei piloti dalla cabina e lo convince a riprendere il suo posto. In tutto questo trambusto eravamo già stati affiancati da due caccia militari. Lui si è giustificato con il comandante dicendo che doveva pregare e lo spazio ristretto del suo posto non lo permetteva.

I caccia militari ci scortano fino a Los Angeles dove, incredibilmente come previsto, atterriamo alle ore 15.10. Prima di farci scendere sale la polizia che, velocemente preleva il personaggio che ci ha fatto spaventare. Finalmente sbarchiamo anche noi, a Los Angeles ci siamo arrivati! Come per magia, prima di capire dove trovare il banco del servizio reclamo bagagli, sotto la scala mobile vedo una enorme distesa di valige, saranno state più di 200. Tra queste intravedo anche le nostre, mi avvicino a prenderle e nessuno ci dice niente, usciamo dall’aeroporto sollevati.

Dobbiamo affrontare un viaggio particolare nei parchi d’inverno, nei bagagli avevamo tutto il nostro abbigliamento tecnico per il freddo, sarebbe stato un vero problema doversi ricomprare tutto, oltre che una bella spesa che comunque avrebbe poi rimborsato l’assicurazione.

Alla guida del Ford Explorer

Alla guida del Ford Explorer

Sono circa le 16.30, abbiamo ritirato un bellissimo Ford Explorer, cilindrata 3000 benzina, con il cambio automatico. Non avevo mai guidato un’auto col cambio automatico, pensando di frenare con la sinistra, nel parcheggio ho letteralmente spalmato Chiara sul parabrezza un paio di volte. Avrò modo di abituarmi velocemente perché dovrò fare tutti insieme circa 1000 Km che separano Los Angeles da San Francisco.

Purtroppo questo è stato il prezzo da pagare per il ritardo di due giorni da recuperare tutti insieme ora. Abbiamo dovuto rinunciare alla vecchia e panoramica Hwy 1, per la nuova tratta, meno affascinante e più veloce. La strada da fare è molta, ancora il fuso orario non è stato smaltito completamente quindi gli occhi fanno fatica a stare aperti, soprattutto perché dopo un paio d’ore di viaggio è tramontato il sole. Dopo alcune soste e molti caffè, arriviamo finalmente a San Francisco e raggiungiamo subito il nostro hotel Hilton. Le strade sono vuote, sono le 23.30 della vigilia di Natale, sicuramente molto insolita per noi.

Incredibilmente realizzo che è il 24 Dicembre e siamo a San Francisco, siamo rientrati nel nostro giro programmato e possiamo finalmente rilassarci, dormiremo due notti qui e poi potremo partire per il giro dei parchi. Siamo contenti molte cose da vedere ci aspettano!

25 Dicembre – San Francisco

Anche se sono le 8 del mattino e siamo già pronti per uscire, abbiamo fatto una bella e riposante dormita, il letto king size dell’Hilton c’è voluto tutto e ci ha fatto recuperare benissimo le fatiche e soprattutto lo stress dei giorni precedenti.

San Francisco e i Cable Car

San Francisco e i Cable Car

La mattina è un po’ uggiosa e pioviggina anche se le previsioni danno un miglioramento deciso entro poche ore. San Francisco di mattina presto e del giorno di Natale è surreale, non ci sono auto in giro solo taxi e un po’ di gente a piedi, per lo più viaggiatori e turisti come noi. Il tempo di decidere cosa fare subito ed orientarci con la mappa e già ha smesso di piovere come previsto.

Cable Car da prendere al volo

Cable Car da prendere al volo

Prendiamo il Cable Car subito, sono troppo curioso. Come nelle migliori delle tradizioni si prende e si scende quasi al volo, all’interno c’è il vero manovratore che movimenta tutto con una gigantesca e faticosa leva che serve per frenare e accelerare. Dopo un po’ di sali e scendi e molti scossoni raggiungiamo Union Square nei pressi della Dragon Gate di Chinatown, che sarà il nostro punto di partenza dell’itinerario a piedi.

Davanti alla Dragon Gate Chinatown

Davanti alla Dragon Gate Chinatown

Percorriamo alcune stradine incrociando le vie principali, ci sono molti negozi di chincaglierie cinesi, insieme ai loro alimentari. I negozi più belli sono quelli che producono i biscotti della fortuna. Molto caratteristiche anche le “farmacie” cinesi che vendono ogni genere di schifezza necessaria per la loro medicina. Dalla Washington St. svoltiamo in Ross Alley che è poco più di un vicolo ma è stato famoso alcuni anni fa perché fu il set di Karate Kid II e di Indiana Jones, Il Tempio Maledetto.

Transamerica Pyramid da Columbus Ave

Transamerica Pyramid da Columbus Ave

Proseguendo la nostra camminata arriviamo a Columbus Ave. entrando così in Little Italy, il quartiere che pullula di caffè e ristoranti italiani, da questa via principale si hanno anche delle ottime viste sulla Transamerica Pyramid, uno degli edifici più caratteristici di San Francisco. Si è alzato un po’ di vento fresco, ma la giornata ha svoltato decisamente verso il sereno e noi non possiamo altro che essere contenti.

Tra una salita ed una discesa, circondati dalle caratteristiche case vittoriane tipiche di questa città, arriviamo a Filbert St. una delle strade più ripide percorse fino ad ora, da dove raggiungiamo Telegraph Hill e la Coit Tower, che non è famosa per la sua bellezza architettonica, ma è molto apprezzata per il panorama sulla città e sulla baia.

La salita a Telegraph Hill e le Case Vittoriane

La salita a Telegraph Hill e le Case Vittoriane

Prima di scendere dalla collina e dirigersi verso l’imbarcadero, ci godiamo ancora alcuni scorci sulla città. Le buganvillee sono in fiore, a dicembre. Il clima a San Francisco è così, mai troppo freddo in inverno e mai troppo caldo in estate. Sembra sempre primavera. Scendendo le scale, Filbert Steps, si possono ammirare gli alberi che ospitano centinaia di pappagalli verdi con il becco rosso.

Dobbiamo camminare tanto oggi per vedere più cose possibili visto che il contrattempo iniziale ci ha portato via anche un po’ del tempo a disposizione che avevo programmato per San Francisco. Quando si organizzano tour itineranti come questo è sempre bene programmare ogni tanto una tappa con un doppio pernottamento, così in caso di contrattempi come abbiamo avuto noi all’inizio di questo viaggio, è possibile rientrare più facilmente nel giro.

A Fisherman's Wharf

A Fisherman’s Wharf

Finito il percorso a piedi con un Autobus raggiungiamo Fisherman’s Wharf, tappa obbligata! Percorriamo l’Hyde Street Pier fino al Pier 39 dove i leoni marini sono i padroni di casa. Passeggiare lungo questi moli ha un fascino unico, si respira l’atmosfera dell’oceano dei pescatori e dei surfisti. Si respira l’aria del Pacifico, che oggi è anche abbastanza fresca.

Il notro pranzo di Natale un hot dog seduti davanti al Pier 39, sicuramente è il più originale che abbia mai fatto in tutta la mia vita. Penso a casa e alle tavolate infinite che si stanno facendo tutti, con lasagne e panettoni. Scoppio a ridere da solo.

In inverno le giornate sono corte quindi non restano molte ore di luce, altra tappa obbligata è il Golden Gate Park, per ammirare il celebre e omonimo ponte, il Golden Gate Bridge, da uno dei punti panoramici migliori. Il cielo dispettoso si vela un po’ e mi regala solo sprazzi di pallido sole, me li faccio bastare per scattare qualche fotografia. Non c’è bisogno di molte parole per raccontare questo ponte che ormai è un monumento ed un’icona non solo di San Francisco, ma di tutti gli Stati Uniti.

Golden Gate Bridge

Golden Gate Bridge

La giornata è quasi terminata, il sole è tramontato e ci vorrebbero ancora tanti altri giorni per visitare questa bellissima città, dove ho lasciato una parte di me. Avrei voluto vedere Alcatraz, ma le giornate di festa la prigione/museo è chiusa. Avrei voluto vivere qualche giorno tutti i quartieri, ma il tempo è poco e come in ogni viaggio, bisogna fare delle scelte e delle rinunce. E’ un ottimo motivo per tornare presto da queste parti!

Cerchiamo un locale tranquillo per mangiare qualcosa e poi rientriamo in hotel, domani ci aspetta il primo parco, Sequoia e Yosemite National Park, troveremo sicuramente molta neve.

Scheda del programma (come doveva essere) 24 e 245 Dicembre

24 e 25 Dicembre (pdf)

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