Dopo una profonda e rigenerante dormita, arriva il momento di iniziare seriamente il nostro viaggio in Australia, facciamo colazione e ci dirigiamo verso Cape Jervis appena fuori Adelaide e da qui prendiamo il traghetto che in pochi minuti ci porta a Penneshaw.
Kangaroo Island, con la sua distanza di 13Km dalla costa, è riuscita a conservare nel tempo la propria fauna senza le contaminazioni di malattie e animali importati dagli Europei, quindi è possibile avvistare facilmente canguri, koala, leoni marini e tante altre specie in un ambiente naturale bellissimo.
Una buona parte dell’isola, circa 1/3, fa parte di riserve naturali integrali anche se non c’è molta distinzione visto che lo sviluppo edilizio è minimo quindi ogni angolo dell’isola è comunque preservato. Su quest’isola vengono realizzati anche prodotti alimentari eccezionali come il formaggio di pecora, il vino e l’olio di eucalipto. Dice sia molto buono anche il Marron , un particolare gambero d’acqua dolce, ma io non mangiando pesce e crostacei, non ve lo posso raccontare.
L’isola è molto grande e non dispone di trasporti pubblici quindi per visitarla potete scegliere se noleggiare una macchina od affidarvi ad uno dei Tour Operator locali che vi organizza la visita secondo le vostre esigenze di tempo e di interesse. Io mi sono rivolto a Kangaroo Island Odysseys Tours , mi hanno organizzato l’escursione in un giorno con andata in traghetto e ritorno in aereo.
Lasciamo Penneshaw e puntiamo verso la costa sud, precisamente andiamo a visitare il “Seal Bay Conservation Park” dove è possibile osservare nel loro ambiente naturale una nutrita colonia di leoni marini.
Il panorama che ci si pone davanti è fantastico, una spiaggia lunghissima incastonata tra delle scogliere impervie, la natura rigogliosa e selvaggia ed il mare dalle molteplici sfumature.
In tutta questa cornice unica, vivono felici i leoni marini. In questo momento dell’anno ci sono i cuccioli, infatti la spiaggia è disseminata di mamme che allattano questi piccoli animaletti che nel mentre giocano anche con i loro fratellini. Mi accuccio dietro a un cespuglio con la mia macchina fotografica in una posizione comoda, ma un cucciolo mi vede e spinto dalla sua curiosità si avvicina a me. E’ talmente vicino che sento il suo respiro. Resto immobile consapevole di essere privilegiato ad avere la possibilità di vivere la natura di quest’isola così da vicino.
Ovviamente è vietato interagire in qualsiasi modo con gli animali, in special modo dare loro da mangiare. Noi siamo ospiti, in questi luoghi bisogna osservare, possibilmente in silenzio.
La mattinata scorre via velocemente facendo questo safari fotografico a piedi lungo questa bellissima spiaggia, sarei stato tutta la giornata ad osservare i cuccioli giocare, le mamme allattare e i maschi andare a pesca, ma il nostro giro continua e quindi, avendo fatto anche una certa ora, ci mettiamo in viaggio verso una riserva naturale privata dove ci viene servito un ottimo pasto con verdure e carni grigliate all’interno di un campo allestito appositamente per noi.
Da qui inizia una bellissima camminata nel bush dove è possibile avvistare numerosi esemplari di Koala. Sono troppo buffi, dormono quasi 20 ore al giorno, si muovono pochissimo e solo la sera. Noi avendoli avvistati di pomeriggio siamo stati fortunati e li abbiamo visti anche muoversi tra un ramo e l’altro.
Camminando nel bush bisogna fare anche molta attenzione, è utile tenere sempre presente che l’Australia ospita la maggior parte delle specie animali provviste di veleno dannoso per l’uomo. Tra queste le formiche bulldog, che ho avvistato camminando più volte.
Guardando sempre nelle chiome degli eucalipti per cercare i koala, per poco non mi rendo conto di avere tra i piedi un Goanna, un dinosauro in miniatura. Appartiene alla famiglia dei varani. Se minacciato può essere pericoloso per l’uomo per molti motivi. Un recente studio ha dimostrato che anche questi possiedono un veleno che viene rilasciato con il morso. La conseguenza è una emorragia difficilmente arrestabile. Comunque la maggior parte delle volte se si sente minacciato scappa velocemente, correndo sulle due zampe posteriori.
L’escursione continua e il sole si sta abbassando, sta per arrivare il tramonto. In questo punto la vegetazione è bassa e molto fitta, inizio ad avvistare dei piccoli canguri, in realtà sono dei wallabie. Anche questi sono dei marsupiali ed hanno i cuccioli in questo periodo dell’anno. Sdraiandomi quasi in terra, facendo attenzione alle formiche, riesco a scattare qualche bella fotografia. Riprendiamo il cammino.
Ad un certo punto il panorama si apre e si vedono delle enormi colline tondeggianti ricoperte da un prato verdissimo, ci sono tante famiglie di canguro rosso, il più grande marsupiale attualmente vivente sulla terra. Pensate, correndo può raggiungere i 65 km orari. Vedere i canguri dal vivo è stato molto interessante oltre che emozionante. Nelle foto non si apprezza come loro utilizzano la coda, è quasi una terza zampa. Spesso si sollevano caricando tutto il peso su questa e la usano anche per spostarsi alternandola ai passi ed ai salti. La scena più bella è stata vedere la mamma con il cucciolo nel marsupio, quasi sdraiata per terra per farlo mangiare.
Il tramonto è arrivato regalandoci un’ultima bella immagine di Kangaroo Island. Purtroppo è il momento di rientrare. Ci sono tante altre zone interessanti e belle da vedere su quest’isola, anche i pinguini. Ma purtroppo come dico sempre, ogni viaggio è fatto anche di scelte e di rinunce, tutto non si può fare. Se avete tempo, vi consiglio di passare la notte a Kangaroo Island in modo da avere almeno due giorni a disposizione per la visita.
Raggiungiamo l’aeroporto di Kingskote dove con un breve volo torniamo nuovamente ad Adelaide. Il giorno dopo ci aspetta il trasferimento ad Alice Springs, la porta al deserto rosso Australiano.