Penisola di Valdes – 24 Dicembre 2012
Si parte per la Penisola di Valdes, il primo approccio alla Patagonia Argentina. La sveglia è traumatica, alle 4.30 del mattino dobbiamo stare in aeroporto. I voli interni li abbiamo acquistati con largo anticipo in quanto il periodo Natalizio lo imponeva, sono tutti con Areolineas Argentinas, mitica la barretta del box lunch al sapore di big bable!
L’aereo arriva puntuale a Trelew, è la vigilia di Natale e il nostro viaggio in Patagonia comincia da qui! I bagagli ci vengono riconsegnati velocemente e, altrettanto velocemente si presenta l’addetto di Rent a Car Patagonia, la società dove abbiamo noleggiato il pick-up “omologato” per 6 posti, che secondo me era per 4 adulti e 2 bambini, siamo stati vicini vicini.
Percorriamo la statale 3 verso Puerto Madryn e successivamente imbocchiamo la 2 in direzione di Puerto Piramides, ultimo “avamposto” di civiltà all’ingresso della riserva naturale della Penisola di Valdes. Sicuramente è necessario fare carburante perché dopo non ci sono più distributori. Puerto Madryn, nonostante i Tour Operator la utilizzino come principale base di appoggio per le visite guidate alla Penisola, non offre niente di carino. Ho avuto l’impressione che ci sia anche un po’ di delinquenza vista l’alta percentuale di forze dell’ordine presente. Fermatevi qui esclusivamente per cambiare e prelevare valuta al Bancomat, anche perché a Puerto Piramides non ci sono uffici di cambio regolari.
Puerto Piramides invece è caratteristico, è il principale punto di partenza per il whale watching all’interno del Golfo Nuevo; si arriva a questo piccolo centro da un’altura che offre una bella vista con un punto panoramico su tutto il golfo.
Purtroppo non siamo potuti uscire in barca per l’avvistamento alle balene, il mare era molto grosso ed il porticciolo era chiuso, ma lo spettacolare panorama ci ripaga ugualmente; se le condizioni sono buone vi consiglio l’agenzia di Tito Bottazzi con anni di esperienza.
Pochi km prima di Puerto Piramides troviamo l’ingresso della riserva dove paghiamo il biglietto valido per tre giorni. Ci fermiamo subito dopo al centro interpretativo “Istmo Carlos Ameghino” con annesso museo; una fermata interessante che serve principalmente ad introdurci all’ambiente che sarà il nostro habitat per i successivi due giorni. La principale attrattiva del centro interpretativo è la balena franca australe, con un bellissimo e completo scheletro esposto al centro della stanza. C’è anche unpiccolo negozietto ed ovviamente il centro informazioni. Il personale è stato gentilissimo e ci hanno dato tutte le info necessarie per il soggiorno, compreso mappe e opuscoli vari. Il nostro Lorenzo è anche riuscito a socializzare con la commessa del piccolo negozio di gadgets, facendosi offrire il mate dalla sua tazza…
Punta Norte
Penisola Valdés strade bianche e tanta polvere, questo è il prezzo da pagare per visitare la Penisola di Valdes. Sicuramente dal punto di vista naturalistico è tra la riserve più integrali che abbia mai visitato. Tutto è lasciato in mano alla natura, come dovrebbe essere normalmente. Ci dirigiamo a Punta Norte, in questo sito è presente una delle più grandi colonie di leoni marini ed elefanti marini di tutta la penisola. La sensazione è la stessa che si ha quando si visita l’Africa Australe e la savana, gli animali sono padroni e noi siamo ospiti, mi piace! A Punta Norte, nei mesi di febbraio e marzo, è possibile avvistare anche le orche che, solo in questo punto e in nessuna altra parte del mondo, hanno sviluppato un comportamento particolare di caccia. Arrivano a gran velocità sulla spiaggia, rischiando lo spiaggiamento, per cercare di catturare i piccoli dei leoni marini che, in questa stagione, si apprestano ad imparare a nuotare. Incredibile.
Ho finito una scheda di memoria della macchina fotografica, ed ho ammirato il più possibile questi bellissimi esemplari di leoni marini, raggruppati in vere e proprie famiglie; ma ora è il momento di proseguire perché, se verrete mai da queste parti, vi renderete conto che le distanze sono enormi. Piccola sorpresa, al parcheggio tra le ruote delle auto, troviamo un simpatico esemplare di Armadillo in cerca di cibo. Purtroppo qualcuno non ha capito dove siamo ed ha abituato alcuni esemplari a stanziare in questi posti in attesa di cibo, senza capire che così si rischia di sconvolgere il delicato ecosistema.
Caleta Valdés e Punta Cantor
Percorriamo la strada di ripio costiera numero 47, in direzione Caleta Valdes e successivamente Punta Cantor, dove si trova anche la nostra Estancia. La Caleta Valdes è un’altro punto panoramico bellissimo, è nuvoloso ma il sole si sta abbassando e i raggi filtrano tra le nuvole regalando così dei giochi di luce che sono sicuramente meglio del cielo azzurro.
In questo punto troviamo una numerosissima colonia di Pinguini di Magellano, ti fanno ricordare subito che sei nell’emisfero sud, e non di poco! Ci siamo potuti godere questo bellissimo momento solo perché abbiamo deciso di soggiornare in Estancia, se avessimo optato per la scelta classica dell’Hotel a Puerto Piramides, o peggio ancora a Puerto Madryn, ci saremmo sicuramente persi i momenti più belli della giornata.
In tutta la regione Patagonica, sia Argentina che Cilena, almeno per fare le fotografie, la luce più bella e diversa da quella che abbiamo noi, si ha dalle 18.00 fino alle 21.00, ovviamente tra dicembre e gennaio, periodo in cui ho viaggiato io. I tramonti sono infiniti e durano a lungo, la luce calda e tagliente da noi dura pochi minuti, qui dura ore ed è più brillante e nitida.
Soggiorno in Estancia
Sono le 20 circa ed arriviamo alla Estancia la Elvira, che si trova nei pressi di Punta Cantor, è veramente graziosa. Ovviamente spersa nella natura tra ovini, guanachi e cavalli allo stato brado, non potevamo credere che ci fosse un “tetto” fino a quando non l’abbiamo visto. La struttura principale è costituita da poche camere, mi sembra di ricordare che siano 8, e da un’area open space con delle comode poltrone attorno al caminetto ed un tavolo dove ci veniva servita la colazione e la cena. Le uniche cose che possono funzionare in questo luogo sono: la corrente elettrica, quando il generatore è acceso, la luce del sole, quando non è notte e non è nuvoloso e il telefono satellitare, condizioni meteo permettendo. Scordatevi i cellulari, l’ultimo fioco e debole segnale lo trovi a Puerto Piramides. Da queste parti si va col fuoco, con l’asado e si usa il cavallo. Fantastico! La corrente elettrica è razionata e la notte, quando tutti gli ospiti sono andati a dormire (eravamo solo noi sei la prima sera) viene tolta.
La cena della vigilia di Natale è una cena fredda, buona ma niente di particolare, dobbiamo anche capire dove siamo e come è difficile avere tutto, dalle provviste alla possibilità di cucinare senza buttare via troppa roba che, da queste parti, sarebbe proprio un sacrilegio. Il vino è eccezionale, è della zona di Mendoza, si chiama Privado e l’etichetta è Rubio, realizzata in pelle, il che da un tono anche ulteriormente piacevole alla bottiglia. Andiamo a letto molto stanchi, ma carichi per affrontare il giorno dopo.
Penisola di Valdés – 25 Dicembre 2012
E’ Natale, e ci svegliamo in un posto bellissimo, la colazione è sana ed abbondante. Pane tostato, marmellate, spremuta d’arancia e dolcetti vari. Facciamo il pieno! Con piacere, senza che avessimo chiesto niente, le ragazze dell’Estancia ci organizzano parte della giornata, la mattina ci portano lungo una spiaggia che probabilmente rientra nella loro proprietà terriera, dove vive una numerosa colonia di pinguini e leoni marini. Abbiamo così la possibilità di avvicinarci un po’ di più, fino a pochi metri, rispetto a quanto avessimo fatto il giorno prima da Punta Norte. Anche questa è un’altra bella esperienza, purtroppo a tratti piove ma non ci ostacola più di tanto, anzi devo dire che le migliori foto ai Pinguini ed ai Leoni Marini le ho fatte proprio qui.
A metà mattinata lasciamo la nostra guida che ci aspetta intorno alle 18 in estancia, ci porterà a fare una passeggiata a cavallo. Lasciata la caletta privata ci dirigiamo verso Puerto Piramides per fare un rabbocco di carburante. Il vento è sostenuto ma questo inizia ad allontanare le nuvole, smette di piovere e si inizia a vedere il cielo azzurro. Fatto il pieno e consumato un veloce pasto, andiamo alla vicina Punta Paredas. Questo punto panoramico è fuori dal solito giro classico alla Penisola di Valdes, ma io lo consiglio vivamente. Panorami mozzafiato, il mare arrabbiato e il vento scolpiscono, quasi a vista d’occhio, il panorama.
I promontori sono disegnati dalle intemperie e sulle piatte scogliere, stanziano degli esemplari grandissimi di elefanti marini. Per arrivare la strada è un po’ accidentata quindi, se non si ha un 4×4, in caso di pioggia bisogna fare attenzione. Arrivano le 18 e noi rientriamo all’Estancia, dove il gaucho ci aspetta con i cavalli già montati. Rispolvero tutte le mie conoscenze di quando andavo fare le passeggiate a cavallo in Maremma, e mi tornano molto utili. Ci siamo divertiti e, anche in questo caso, la luce calda e orizzontale ha reso tutto più magico. A pensare che tutti i nostri parenti e amici in quel momento erano a tavola davanti alle lasagne e al panettone…
Una delle più belle esperienze culturali del nostro viaggio in Patagonia, l’abbiamo vissuta proprio qui. La cucina del tradizionale Asado. Il Gaucho, dopo averci portato a cavallo, ha preparato il fuoco ed ha sistemato l’agnello nel tradizionale asador, una specie di spiedo che, posto verticalmente a distanza dal fuoco, permette una cottura lenta e gustosa della carne. Lui, praticamente dentro il camino, tagliava direttamente dal fuoco i tranci di agnello che ci serviva nel tradizionale vassoio di ghisa con il sottopentola pieno di brace. E’ stato eccezionale, il cibo era ottimo ed anche per quelli che non amano l’agnello, non è stato un problema perché non aveva quel sapore tipico dell’ovino, sembrava manzo. Il tutto annaffiato con lo stesso vino della serata precedente. Un giorno di Natale sicuramente diverso, del quale porterò un caro ricordo per sempre.
La mia recensione su TripAdvior della Estancia la Elvira.
1 commento
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