Da Johannesburg al Kruger National Park – 29 Luglio
Ore 09.50 – Arrivo
Tocchiamo terra a Johannesburg, ci siamo! Viaggiamo con il nuovissimo Airbus A380, a differenza del tempo di decollo molto breve, la frenata è abbastanza lunga, questa volta il peso fa la sua parte. Espletate le operazioni doganali usciamo dalla zona transito velocemente, il Sudafrica ci aspetta!! Certo, ci scontriamo subito con i ritmi degli operatori Sudafricani che sono un po’ lenti.
11.30-17.00 / 380Km
Una volta liberi ritiriamo la nostra auto a noleggio e partiamo dall’aeroporto di Johannesburg in direzione del Kruger National Park, dobbiamo percorrere 380Km abbastanza velocemente in quanto alle 17.30 chiudono i Gates e se non sei dentro sei costretto a passare la notte a Nelspruit. Facciamo una sosta breve a metà percorso giusto per bere un caffè e mangiare un dolcetto, riprendiamo la marcia e intorno alle 17 arriviamo a Numbi Gate, ce l’abbiamo fatta rispettando la tabella.
Facciamo il check in e raggiungiamo il nostro rest camp dove passeremo la prima notte, Pretoriuskop.
“Da Wikipedia : Il Kruger NP è la più grande riserva naturale del Sudafrica. Si estende su di un’area di circa 20.000 km² (equivalente all’incirca a quella dello stato di Israele o del Galles), con un’estensione di 350 km da nord a sud e 67 km da est a ovest.
A ovest e a sud del parco si trovano le due province sudafricane di Mpumalanga e Limpopo; a nord lo Zimbabwe e a est il Mozambico e lo Swaziland. Recentemente, il Kruger è entrato a far parte del Great Limpopo Transfrontier Park, che lo unisce al Gonarezhou National Park dello Zimbabwe e al Limpopo National Park del Mozambico. Il parco appartiene alla “Kruger to Canyons Biosphere” (“Biosfera dal Kruger ai Canyon”), una zona designata dall’UNESCO come Riserva Internazionale dell’Uomo e della Biosfera.”All’interno del Kruger NP ci sono 12 Main Restacamp che sono praticamente dei piccoli villaggi, al loro interno ci sono il Lodge, le aree campeggio per camper e piazzole per tende, campi tendati semi-permanenti, un piccolo ristorante ed uno shop nel quale si può comprare di tutto, dai souvenir, alla carne per fare il barbeque, anzi il Braai…
Anche questi Restcamp hanno i cancelli e in agosto entro le 18 devi essere dentro altrimenti ti fanno delle multe belle salate, l’orario di chiusura dipende dall’ora del tramonto.
19.30/21.00
Il nostro Hut è molto carino, spazioso e pulito. All’interno l’ambiente principale è la camera, poi c’è il bagno. All’esterno invece sotto la veranda c’è la cucina, il frigorifero e tutto il necessario per cucinare, oltre al braciere nel giardino. Dopo una bella doccia “estraiamo” dall’unica valigia che ci siamo portati lo stretto necessario per andare al ristorante e per il giorno successivo, primo giorno di safari, anche se entrando nel parco abbiamo già avvistato alcune zebre ed impala. A cena prendo un mix di grigliata sudafricana e Chiara prende degli spiedini di pollo, accompagno tutto con la Castle, ottima birra Sudafricana.
Dopo cena siamo distrutti, giusto il tempo di ammirare il cielo letteralmente saturo di stelle e poi andiamo a letto, ci aspetta una settimana in strada tra polvere, scenari mozzafiato e tanti animaletti, tra i quali speriamo molti Big Five!
Safari nel Kruger National Park – 30 Luglio/3 Agosto
Nella tabella di marcia ho programmato di soggiornare in 4 Rest Camp differenti, Pretoriuskop (29 Luglio e 3 Agosto) che è stato il primo e l’ultimo del nostro soggiorno al Kruger, Olifants (30 Luglio), bellissimo curato ed una vista mozzafiato su Olifants river, Satara (31 Luglio), immerso nella savana pianeggiante e Crocodile Bridge (1/2 Agosto), anche questo affacciato su un’altro fiume, il Crocodile River. Prevedo di percorrere circa 1.100Km all’interno del parco tra strade bianche e polvere.
Il soggiorno in Rest Camp secondo me è il modo migliore, oltre a quello più economico, per visitare il Kruger NP e per sentirsi parte dello spettacolo che la vita offre tutti i giorni in questo angolo di paradiso. Per dare un’idea della spesa, circa 60/70 Euro a notte (Per Hut e non a testa). Se poi non si riesce a rinunciare al servizio in guanti bianchi ci sono comunque alcuni Lodge lussuosi in concessione a privati, ma questo farà notevolmente lievitare il prezzo.
I Rest Camp sono tutti molto curati e puliti, tra quelli in cui ho soggiornato il più bello in termini di panorama è sicuramente l’Olifants, con la veranda affacciata direttamente sull’Olifants River, accompagnati dalla colonna sonora in lontananza di elefanti ed ippopotami. Il più selvaggio invece, sempre tra quelli che ho visitato è sicuramente il Crocodile Bridge nel quale siamo stati “costretti” a cucinare le 2 cene in quanto non c’è il ristorante. In realtà è stato un piacere, accendere il fuoco sotto le stelle in compagnia della via lattea (con qualche iena) e un buon bicchiere di vino sudafricano. E’ stata un’esperienza davvero memorabile e che ricorderò per sempre.
Tutti i giorni sono stati speciali durante i nostri safari nel Kruger National Park, ma riguardando velocemente le foto posso dire che sei momenti sono stati davvero unici, mi limiterò a raccontarli.
1 – 30 Luglio – L’incontro con la Mandria di Bufali
La mattina del 30 luglio dopo una bella dormita partiamo per la nostra prima giornata di safari e, dopo una trentina di chilometri di strada asfaltata imbocchiamo la prima pista sterrata lasciando la H-1 per la S65.
Dopo poche centinaia di metri ci troviamo immersi in una mandria di bufali, i nostri primi esemplari di Big Five avvistati il primo giorno alle 7.45. E’ stato emozionante perché eravamo veramente vicini, ci passavano davanti, dietro e di fianco guardandoci incuriositi.
Abbiamo spento il motore e ci siamo fermati fino a che le condizioni non ci permettessero di ripartire in sicurezza, con gli animali bisogna stare sempre molto attenti, rispettare il più possibile la distanza minima di sicurezza e non effettuare movimenti bruschi con l’auto. Osservare questi bestioni tutti scuri col nasone lucido così da vicino, è stato veramente bello e ci ha permesso di immergersi da subito nell’atmosfera da safari.
31 Luglio – Morning Drive Olifants Rest Camp
Tutti i rest camp organizzano delle attività giornaliere con i loro guardia parco, in jeep ed a piedi, safari all’alba, al tramonto e notturni. Abbiamo deciso di provare almeno due attività durante le nostre giornate di safari, il safari all’alba in Jeep e la camminata sempre all’alba nella savana.
Intorno alle ore 4.30 ci svegliamo per essere davanti al centro visite alle 5.00 per il Morning Drive, saremo circa una decina di persone. Ci caricano su un furgoncino dove al posto del cassone ci sono alcune serie di seggiolini, tutti coperti da un tettino e basta, completamente esposti all’aria “fresca” del mattino. Il giorno le temperature in agosto arrivano anche fino a 30°C ma la notte scendono molto vicine allo 0°C, quindi la mattina è un pò freddino.
Ci danno una bella coperta di lana a testa e si parte, brrr che freddo!! Iniziamo ad avvistare animali comuni come antilopi e zebre, all’improvviso vediamo una iena, che incuriosita gira intorno al nostro mezzo. Sinceramente la iena è l’animale più brutto della savana.
Riprendiamo la marcia e la luce finalmente inizia ad arrivare, ma per i primi raggi di sole bisogna aspettare ancora qualche minuto, è sempre abbastanza freddo. Percorriamo una pista molto disconnessa, una di quelle dove con la propria auto è vietato passare, superiamo un piccolo guado e sentiamo dei rumori provenire da dietro un cespuglio di acacia spinosa, spunta un corno, iniziamo ad urlare “..rhino, rhino, white rhino!!”
Avvistiamo un bell’esemplare di rinoceronte bianco adulto dotato di un bel corno, lungo ed affusolato. Inizialmente si ferma immobile e ci osserva per un paio di minuti, poi si sposta al piccolo trotto parallelamente alla pista che stiamo percorrendo, si unisce anche un’altro esemplare più piccolo ed in coppia ci affiancano per qualche minuto correndo nella stessa direzione nostra, li seguiamo per un pò.
Quando sono stato in Tanzania nel 2006 avevo avvistato il rinoceronte ma era molto lontano, quì invece eravamo vicinissimi tanto da vedere alcune ferite quasi rimarginate, sul muso dell’animale; in più l’abbiamo anche visto correre per qualche minuto, bellissimo!
Decidiamo di lasciare andare i due rinoceronti in modo da non infastidirli troppo, bisogna sempre avere bene in mente che siamo a casa loro ed è obbligatorio portare il massimo rispetto. Dopo pochi minuti vediamo molte macchine a lato della strada, abbiamo pensato subito che ci fosse un leone ed infatti c’era, anzi c’erano. Un bel branco di leoni, leonesse e cuccioli intenti a sfamarsi di un bufalo ucciso da poco. Le leonesse tra un morso e l’altro venivano distratte dai cuccioli che erano intenti a giocare tra loro allontanandosi un pò troppo dagli adulti. I leoni ovviamente sono gli animali più ricercati dalla maggior parte dei turisti in visita al parco infatti generalmente si avvistano prima le macchine ferme.
Siamo ormai in fase di rientro e scorgiamo una bella famiglia di elefanti con tanto di elefantino, che carino!! Il piccolo, molto curioso come tutti i cuccioli, tiene sempre in alto la proboscide per sentire il nostro odore, è uno spettacolo. Rientriamo al Restcamp e riprendiamo la nostra giornata di safari autogestita, ci spostiamo verso Satara percorrendo tutta la H-5.
31 Luglio – Destinazione Satara Rest Camp
Il 31 luglio è stata una giornata di safari memorabile, dopo il morning drive percorriamo la strada per Satara Rest Camp, decidiamo di andare con calma visto che il tratto di strada diretto è relativamente breve, quindi percorriamo delle strade bianche alternative.
Lasciamo la H1-5 e prendiamo la S39, dopo una decina di chilometri, lungo la sponda del fiume Timbavati, che è uno dei molti affluenti del più grande Olifants River, incontriamo alcune piazzole panoramiche di avvistamento, imbocchiamo il vialetto di accesso e ci troviamo di fronte ad uno spettacolo incredibile. Decine di ippopotami letteralmente spiaggiati a prendere il sole. Io e Chiara ci siamo guardati negli occhi increduli e in silenzio per qualche minuto abbiamo ammirato questo panorama.
Ogni tanto qualche ippopotamo arrivava dal fiume, altri si alzavano e si tuffavano, i cuccioli giocavano tra loro, eravamo immersi in un documentario della National Geografic
Non volevamo più andare via ma ad un certo punto ci siamo decisi e dopo aver salutato tutti gli “amichetti” abbiamo ripreso il nostro safari sempre lungo la S39 fino ad arrivare alla H7 a metà strada circa tra tra Orpen Gate e la nostra meta finale della giornata, il Satara Rest Camp.
La giornata scorre veloce tra avvistamenti vari di elefanti, giraffe, zebre ed antilopi varie, come se non non bastasse, eravamo praticamente a fine serata a circa 7km da Satara quando ad un tratto in località Nsemani sento chiara che urla “LEONE”!!!
Non ci posso credere, finalmente avvistiamo anche lui, un bellissimo esemplare di Maschio Adulto spuntava fuori da una fitta vegetazione, e siamo anche messi bene per fare una bella foto dalla macchina, la giornata non poteva finire in modo migliore.
Sicuramente nelle vicinanze ci saranno state le femmine del branco in caccia a procurare cibo e ad insegnare ai cuccioli; difficilmente il maschio dominante partecipa a questo tipo di operazioni.
Aspettiamo qualche minuto ma il “gattone” non sembra essere molto attivo, il tempo di fare qualche scatto ma poi ci rendiamo conto che la luce sta calando e le 17.30 sono vicine, bisogna rientrare.
1° Agosto – Morning Walking
Dopo l’esperienza del safari guidato in minibus, vogliamo provare il Morning Walking, una delle tante attività organizzate dalle guide dei vari Rest Camp, in pratica si tratta di una escursione a piedi in piccoli gruppi (5/10 persone massimo) accompagnati da 2 guide armate di fucile.
La mattina del 1 agosto ci svegliamo prestissimo, intorno alle 4.30 preparo colazione nella cucina all’aperto sotto la veranda del nostro Hut, fa abbastanza freddo, non avevo un termometro ma dubito che fossimo oltre gli 0°. Mentre scaldo il latte sento “movimenti strani” nel campo davanti che è completamente al buio, non ci penso e continuo a preparare colazione.
Alle 5.15 ci troviamo davanti all’ingresso della segreteria del Rest Camp e dopo un breve briefing partiamo con la Jeep per uno spostamento, è sempre buio pesto. Arrivati al punto di partenza della camminata inizia ad albeggiare, un piccolo strato di nebbia copre la savana per una trentina di centimetri e permette di vedere solo i grossi cespugli e le piante, mentre il cielo si tinge tutto di rosa e azzurro. Ti senti ancora di più immerso nella natura selvaggia, la camminata nella savana è un’esperienza da non perdere se si ha la fortuna di visitare il Kruger. Sentiamo in lontananza i rumori del Rinoceronte e ovunque in terra vediamo i segnali della delimitazione del territorio di questi grandi mammiferi.
Praticamente il maschio scava col corno grosse buche per poi riempirle con i propri escrementi, la femmina sente l’odore del maschio e fa altrettanto, è una cosa abbastanza schifosa ma fa parte della loro comunicazione.
Camminiamo in silenzio ed in fila indiana e, ad ogni cenno delle guide, ci disponiamo in cerchio. Spesso ci fermiamo per riconoscere impronte ed escrementi dei vari animali, ma fortunatamente non abbiamo nessun incontro inaspettato con animali pericolosi, camminare nella savana anche se accompagnati da persone armate è comunque sempre un rischio.
Inizia a fare caldo ed il sole si alza velocemente, le guide ci vogliono convincere a fare uno stupido gioco che consistere nel mettersi in bocca una pallina di cacca di antilope (si avete letto bene) e sputarla il più lontano possibile, un paio di coppie di francesi hanno partecipato, io e Chiara nemmeno morti! Per me è una cosa stupida, rischiare una infezione con tanti giorni di vacanza ancora davanti è veramente da incoscienti, non capisco perché…unica nota negativa dell’esperienza.
Nuovamente alla Jeep, rientriamo a Satara, i profumi, i rumori e la luce della savana all’alba rimarranno sempre dentro di noi.
3 Agosto – Rinoceronte al mattino
Ci svegliamo come sempre abbastanza presto, mentre Chiara sbriga le ultime cose in camera io preparo la colazione nella cucina all’aperto, è sempre abbastanza buio e sento passare qualche animale nelle vicinanze.
Sarà l’ultimo giorno di Safari quindi all’apertura del nostro Main Restcamp Crocodile Bridge, con la macchina già carica dei bagagli, passiamo la sbarra, non credo ai miei occhi, la giornata comincia bene! Non ho ancora allacciato la cintura e vedo attraversare un bell’esemplare di Rinoceronte Bianco. La luce è perfetta ed inizio a scattare molte foto, nei primi momenti dell’avvistamento è talmente vicino che con il teleobbiettivo riesco a fare solo primi piani. Dopo circa mezz’ora decidiamo di togliere il disturbo lasciando in pace questo bel rinoceronte. Quando sei a fare un safari ed incontri un animale, il gesto di massimo rispetto che puoi fare nei confronti della fauna consiste nel non sfruttare tutto il tempo che hai a disposizione; una volta fatte un po’ foto ed ammirato da vicino l’animale, la cosa più responsabile da fare è andare via anche se lui rimane li.
3 Agosto – Lower Sabie – Sunset Water Point
Salutato il rinoceronte, ci dirigiamo a nord verso un grande specchio d’acqua nelle vicinanze del Lower Sabie Main Restcamp.
La luce del mattino è sempre tagliente e dai toni caldi, avvistiamo numerosi ippopotami, coccodrilli e varie specie di uccelli, oltre a molte giraffe che bevono, con non poche difficoltà vista l’altezza.
Questo punto è un luogo eccezionale per gli amanti della fotografia naturalistica, i riflessi della luce sull’acqua e il gran numero di animali, lo rendono unico.
Ciò che ha reso questo momento uno dei più speciali di tutto il soggiorno nel Kruger NP è stato un bel gruppo di ippopotami che si sono avvicinati molto al punto di avvistamento dove eravamo noi, e finalmente uno di questi ha spalancato le sue enormi fauci permettendomi di fare la foto che inseguivo da qualche anno.
E’ l’ultimo giorno nel Kruger National Park, meglio di così non potevamo chiudere, l’indomani lasceremo questo fantastico parco, la Garden Route ci aspetta!
Scarica le schede dettagliate in formato PDF
Per seguire in dettaglio il programma, l’itinerario e le strutture in cui ho soggiornato, scarica i PDF qui di seguito, potrei organizzare anche tu lo stesso viaggio come ho fatto io.
Scheda Dettagliata 29 Luglio – Scheda dettagliata 30 Luglio / 3 Agosto
Foto – Safari nel Kruger National Park
