Il programma in breve di questi tre giorni
E’ necessaria, vista la vastità del territorio attraversato, fare una piccola introduzione al racconto di questi tre giorni inserendovi anche una mappa. Siamo partiti da Jasper dirigendosi come prima destinazione alla cittadina di Smithers, come approccio alla traversata della Stewart Cassiar Hwy. Per il giorno dopo avevo programmato la sosta a Stewart, ma poi in realtà abbiamo proseguito fino a Dease Lake e nel racconto capirete perché. Il terzo giorno abbiamo ultimato la traversata della Stewart Cassiar Hwy ed abbiamo raggiunto Watson Lake lungo la Alaska Hwy, nei territori dello Yukon. Questa la mappa con i luoghi principali.
10 Agosto – Jasper / Smithers
Questa giornata, di tutte le 3 settimane di viaggio, è forse l’unica dedicata quasi interamente al trasferimento. Ci spostiamo verso ovest per poi attraversare in un paio di giorni la selvaggia Stewart Cassiar Hwy che termina nello Yukon lungo la Alaska Hwy.
Partiamo con calma, intorno alle 9.00, ci attendono circa 750Km, ma le comode Hwy (statali) Canadesi, anche se a singola corsia, si fanno percorrere bene. Lungo la strada dopo circa 40Km da Jasper troviamo il Massiccio del Mt. Robson che, con i suoi 4.663m, svetta imponente su tutto il resto del panorama.
Proseguiamo rapidamente percorrendo il nostro tragitto come da programma. La prossima sosta è prevista dopo altri 210Km, presso la Sugarbowl Grizzly Den Protected Area che, come si intuisce dal nome, è un’oasi riproduttiva di una folta popolazione di Grizzly. Ci sono molti sentieri da percorrere però ci sono molte cose a nostro svantaggio, non siamo un gruppo, non abbiamo spry al peperoncino e non funziona il cellulare, inoltre non abbiamo molto tempo, forse il dettaglio più importante. Alla fine non ce la sentiamo di avventurarci in queste condizioni, l’eventuale incontro con l’orso sarebbe troppo rischioso. Comunque percorrendo la Hwy che passa all’interno della riserva incontriamo i Primi orsi che ci attraversano la strada e già questo ci regala delle forti emozioni.
Ci fermiamo per pranzo in un posto sperso nel niente. Siamo in uno chalet ai piedi di un paio di impianti sciistici che, se non avesse avuto la pompa di benzina, sarebbe stato sicuramente chiuso. Prendiamo un tazzone di caffè e ci rimettiamo in marcia, verso le 18.00 arriviamo a Smithers, anzi le 17.00, abbiamo attraversato un fuso.
Prima di ogni altra cosa ci rechiamo al centro visite per recuperare il materiale informativo relativo alla Stewart Cassiar Hwy che, come dicevo prima, per entrare in Alaska è una valida alternativa alla più famosa Alaska Hwy.
La Stewart Cassiar Hwy, (BC Hwy 37) è lunga 874Km ed il tracciato attuale esiste dal 1975. Il 10% circa è ancora non asfaltato ma comunque in buone condizioni. Attraversare questa strada non è per tutti, bisogna essere consapevoli che si attraversa un’area vasta completamente scoperta dai servizi di telefonia cellulare, mediamente ogni 250Km ci sono delle piccole tavole calde con annessa pompa di benzina, nella migliore delle ipotesi possiamo trovare dei piccoli agglomerati di case. Sarete sempre in compagnia della natura incontaminata, degli orsi, lupi, alci e karibù. Sicuramente la maggior parte dei turisti per entrare in Alaska percorrono la Alaska Hwy.
Noi abbiamo programmato di dividere in due parti questo tragitto, una tappa per dormire a Stewart con deviazione nella vicina Hyder (Alaska) per poi riprendere il giorno dopo la marcia fino a Wathson Lake nello Yukon, sulla Alaska Hwy.
Purtroppo al centro visite di Smithers riceviamo una notizia poco piacevole, ci sono degli incendi di vaste dimensioni che si estendono a macchia di leopardo lungo la Stewart Cassiar all’altezza di Dease Lake (389Km a nord di Stewart), dovrebbero far passare con una la Pilot Car (una scorta) la mattina presto, ma non ci sono certezze. Non sappiamo cosa fare, c’è da prendere una decisione importante. Se ci spingiamo a Nord e poi non ci fanno passare, per rientrare nel nostro giro programmato, dobbiamo ritornare quasi a Jasper ed andare a prendere l’Alaksa Hwy per raggiungere poi finalmente Wathson Lake. Una “piccola” deviazione di oltre 1.800Km, praticamente 2 giorni di viaggio ininterrotto. Quindi se la mattina dopo invece di provare a passare torniamo indietro direttamente per fare la deviazione in due giorni riprendiamo il nostro itinerario senza saltare le tappe, in particolar modo le navi, già prenotate. Se invece decidiamo di percorrere la Stewart Cassiar potrebbe anche essere che arrivando a Dease Lake ci rimandino indietro, a quel punto tutto l’itinerario programmato va a farsi friggere. E ora a chi tocca prendere questa decisione?
Andiamo a cena da Tim Horton e cerchiamo di ragionare davanti ad un ottimo Cheese Burger con patatine fritte, il meglio che può offrire Smithers. Rientrati in hotel, contattiamo l’albergo di Wathson Lake che ci conferma che la mattina presto fanno passare, dalle 8 alle 12 circa, “se le condizioni lo permettono”.
Prendiamo il coraggio a due mani e decidiamo di correre il rischio con una modifica al percorso, il giorno dopo invece di dormire a Stewart che si trova a 380Km dalla chiusura della strada, tappa che non ci permetterebbe di provare ad attraversare il tratto incriminato nelle prime ore del mattino, decidiamo di dormire proprio a Dease Lake, a pochi Km dall’interruzione. Prenotiamo la nostra “camera” ed andiamo a letto, ci aspettano due giorni un pò difficili.
DOWNLOAD SCHEDA DI DETTAGLIO : Scheda Dettaglio 10 agosto
11 Agosto – Smithers / Dase Lake
Dice che la notte porta consiglio! Con razionalità avremmo dovuto prendere macchina e bagagli e tornare indietro per non rischiare di perdere tutto quanto programmato, ma la mattina ci svegliamo con la stessa determinazione con cui ci siamo addormentati e si parte per la tanto attesa Stewart cassiar Hwy.
La prima deviazione la facciamo proprio per reggiungere Stewart ed Hyder, dove inizialmente avevamo programmato di dormire. La strada che all’alteza di Meziadin Junction porta a Stewart è molto spettacolare, si incontrano molti ghiacciai, il più spettacolare ed imponente è il bear Glacier che casca direttamente nel lago. La luce contraria illumina di blu intenso tutte le lingue di ghiaccio, è uno spettacolo veramente impressionante. Arriviamo a Stewart, la cittadina è molto caratteristica, in pieno stile West, le case di legno dai mille colori contribuiscono a rendere ancora più pittoresca questa località.
Avvistiamo anche il nostro albergo in cui dovevamo passare la notte, anche questo tutto di legno con vista sull’estuario del fiume. Ai tempi dei cercatori d’oro questo edificio era un Bordello. Dopo un paio di Km troviamo Hyder, la strada asfaltata termina ed il cartello in alto “Welcome to Hyder, Alaska” ci ricorda che stiamo entrando negli Stati Uniti in modo abbastanza surreale, non c’è frontiera verso gli USA, metre per rientrare in Canada si.
Hyder è su una strada lunga poche decine di chilometri lungo il Salmon River e termina in alto all’omonimo ghiacciaio (Samlon Glacier), per questo non è stato previsto il controllo per l’ingresso negli USA, da qui non si va da nessuna parte! Lungo il salmon river ci sono delle piattaforme in legno di avvistamento degli orsi che mangiano i salmoni, l’ingresso è a pagamento. Stazioniamo circa un’ora ma vediamo solo molti salmoni e sentiamo anche una puzza tremenda creata dai salmoni che hanno già deposto le uova e che sono morti. Niente orsi qui.
Ci rimettiamo in movimento perchè dobbiamo fare ancora oltre 400Km, in un ambiente selvaggio. Vogliamo arrivare a destinazione con il favore della luce, impresa tutt’altro che impossibile visto che le giornate spingendoci a nord sono sempre più lunghe.
Tutta la giornata prosegue in modo fantastico, sole, panorami stupendi ed orsi che attraversano la strada, non avremmo potuto chiedere di meglio. Arriviamo ad Iskut, ad una decina di Km da Dease Lake dove si trova l’interruzione per l’incendio. Alloggeremo al Red Goat Lodge, dobbiamo prendere possesso velocemente del nostro chalet per poi percorrere qualche Km a ritroso e raggiungere l’unico posto aperto per mangiare nel raggio di 300km.
Il lodge, considerato il posto in cui ci troviamo (generalmente i turisti che passano di qui sono del tipo zaino in spalla e tenda), può essere considerato di lusso, ma per noi e per i nostri standard è un pò inquietante, poco più che una baracca. Ma siamo dotati di un forte spirito di adattamento, a me viene da pensare se dobbiamo stare svegli a turno per fare la guardia. “Non arriverà mica l’assassino” dico a Chiara, poi scoppiano in una risata ed andiamo di corsa a cena.
In questo luogo dimenticato da Dio, molto caratteristico, tra i tavoli c’è un’alce impagliata a dimensioni naturali, quanto è grossa! L’ennesimo Cheese Burger, come sempre dalle dimensioni generose ma niente birra, siamo in un luogo dove non è possibile bere alcolici in pubblico, dicono per rispetto verso i nativi, io credo che sia solo prevenzione per l’alcolismo che, in queste zone isolate, può rappresentare un problema sociale non di poco conto.
DOWNLOAD SCHEDA DI DETTAGLIO : Scheda Dettaglio 11 agosto
12 Agosto – Wathson Lake
Il giorno della verità! Ce la faremo a oltrepassare l’incendio? Ci siamo addormentati e svegliati con questo dubbio, partiamo più presto di sempre, comunque abbiamo il tempo di fare una abbondante colazione anche perchè chissà quanto ci potrebbero tenere fermi nel mezzo al niente prima di aspettare di passare (pensando al positivo).
Arriviamo intorno alle 9 del mattino dopo Dease Lake alla prima barriera, troviamo un operaio forestale che con un filo di voce ci avverte che ci avrebbero aperto tra una quarantina di minuti, non voglio farci la bocca e per scaramanzia telepaticamente Chiara ed io non facciamo nessun commento a questa straordinaria notizia. Come previsto ci aprono il primo cancello e ci fanno passare, dopo circa 10Km troviamo il secondo cancello, la Pilot Car ci preleva dopo circa 20 minuti di attesa, saremo una decina di macchine, non di più. In circa un ora di chiusura della strada, abbiamo formato solo uno scarso gruppetto. Qui ho realizzato che abbiamo veramente giocato d’azzardo, molti probabilmente non se la sono sentita ed hanno percorso la via “leggermente” più lunga.
Nelle attese abbiamo avuto il tempo di chiacchierare con altre persone. Il bello di viaggiare per strada è che si conosce gente con storie diverse, abbiamo conosiuto una coppia di signori anziani che tornavano in Alaska dopo aver visitato il Canada e un’altra signora che guidava un furgone a noleggio da Las Vegas per portare tutta la roba al figlio poliziotto che si era trasferito per lavoro in Alaska, un viaggio veramente epico!
Oltrepassiamo l’incendio in poco meno di un’ora, quando la pilot car ci abbandona tiriamo un sospiro di sollievo, ce l’abbiamo fatta!!
Arriviamo a Wathson Lake indorno alle 11 del mattino, alloggeremo all’Air Force Lodge, una vecchia base americana che in tempo di guerra ospidava gli avieri e i militari che costruirono l’Alaska Hwy. Andiamo subito al supermercato e ci compriamo qualcosa per il nostro pranzo al sacco che consumeremo alle sponde del Lago, non è freddo però non ci sono più di 16°C al sole. Un’allegra famiglia in costume fa il bagno, siamo a circa 700Km dal circolo polare artico.
Wathson Lake e lo Yukon meritano un piccolo approfondimento fatto di soli numeri, paragoniamolo alla California: Lo Yukon si estende per 482.443Kmq, la California invece 410.000Kmq, leggermente più piccola; il primo conta 33.442 abitanti, mentre la California 35.893.799 abitanti. Non ho sbagliato, le cifre sono esatte. Watshon Lake nonostante non sia la capitale dello Yukon, con i suoi 1.063 abitanti è la città più grande in termini di densità abitativa.
Detto questo, Wathson Lake è attraversata dal Liard River, fiume di importanza strategica per il commercio visto che l’economia principale è basata sulla produzione della legna, abbiamo percorso un sentiero che porta fino ad un affaccio su questo corso d’acqua, lungo questo percorso abbiamo trovato scheletri di animali di grossa taglia appena spolpati, ci dirigiamo velocemente alla macchina.
Non si può terminare la visita in questa cittadina senza passare almeno una mezz’ora all’interno della Sing Post Forest, letteralmente una foresta di cartelli stradali. C’è l’usanza dei passanti di portarsi dietro un cartello stradale della propria città di origine e di appenderlo in uno dei tanti pali a disposizione, l’ultimo censimento contava 76.000 cartelli provenienti da ogni parte del mondo.
Nel pomeriggio decidiamo di riposarci un pò e prendersela con calma, l’Air Force Lodge è molto caratteristico, mi sembrava di esser tornato a fare il militare. Tutti gli ambienti sono molto puliti, è praticamente un corridorio con le camere su entrambi i lati ed al centro, dietro un piccolo salotto, ci sono le docce ed i bagni a comune. È stata un’esperienza dormire anche in un posto del genere, anche perchè o questo o la tenda!
Questi tre giorni sono stati l’esperienza nell’esperienza. Fortunatamente è andato tutto per il verso giusto, anche perché avendo organizzato il viaggio da solo conoscevo già bene i posti sulla carta e, in tempi rapidi, sono riuscito a rimodellare il nostro itinerario senza perdere una sola giornata. Il viaggio continua, ci aspetta l’ingresso in Alaska dal Klondike!
DOWNLOAD SCHEDA DI DETTAGLIO : Scheda Dettaglio 12 agosto
Stewart Cassiar Hwy
Scarica il pdf di presentazione con le mappe ad alta risoluzione : StewartCassiar-VGuide-2014-web
Se pensi di percorrere questa strada, tieni presente sempre che le informazioni variano nel tempo. Io ho Aggiornato questo articolo con il materiale reperibile in rete nel mese di Agosto 2015, visita il sito ufficiale della Stewart Cassiar Hwy per avere le informazioni più aggiornate.