13 Agosto – Sydney
Siamo in Australia già da qualche giorno ed abbiamo visto tante cose meravigliose come Kangaroo Island, ed il grande centro rosso. Nonostante ciò il solo pensiero di atterrare a breve a Sydney mi eccita tantissimo. Non sto nella pelle! Finalmente dal finestrino dell’aereo si vede la bellissima baia, si intravedono anche l’Harbour Bridge e l’Opera House. Siamo arrivati, è metà mattina ed abbiamo tutta la giornata davanti per vedere più cose possibili di Sydney.
Abbiamo pianificato un nostro itinerario da fare tutto a piedi, il modo migliore a mio avviso per conoscere da vicino una città, e nonostante Sydney sia grande, le cose da vedere sono relativamente vicine da poter essere raggiunte a piedi o comodamente con i traghetti via baia.
Come sempre studio anticipatamente l’esposizione dei posti che devo vedere in modo da raggiungerli possibilmente con la luce migliore. La nostra prima destinazione è il quartiere The Rocks, il primo insediamento Europeo della città. Non lo abbiamo visitato proprio tutto, ci ritorneremo al pomeriggio. Giusto un passaggio per raggiungere il pilone sud-orientale dell’Arbour Bridge dove è possibile salire e raggiungere il “Pylon Lookout”, uno dei punti panoramici più belli di Sydney sull’Opera House e su tutta la baia. La giornata è evidente che ci ha aiutato a godere ancora di più di questo panorama.
Ammirata la Skyline torniamo indietro e raggiungiamo l’Opera House, finalmente! Penso di non aver desiderato mai tanto vedere un luogo in viaggio come questa fantastica costruzione contemporanea. Passeggiamo sui vari livelli e terrazze che circondano i quattro auditorium dell’Opera House, progettata dall’architetto danese Jørn Utzon. Ci sono degli scorci architettonici incredibili, quasi surreali. La copertura è in tegole svedesi, in pratica sono piastrelle di ceramica. Pare ce ne siano volute più di un milione.
Abbandoniamo anche se temporaneamente l’Opera House per continuare la nostra visita di Sydney, prossima destinazione i Royal Botanic Gardens, il posto ideale per fare un veloce picnic sul prato. Vicino alla serra a forma di piramide c’è la curiosità di poter osservare gli alberi carichi di enormi pipistrelli.
Iniziamo ad entrare nella seconda metà del pomeriggio e, nonostante la temperatura sia gradevole, intorno ai 18°, è pur sempre inverno e le giornate non sono molto lunghe. Le ombre si iniziano ad allungare. Torniamo verso The Rocks, visitando la parte più interna di questo quartiere. E’ curioso vedere questi edifici a mattoncini, tipicamente in stile rivoluzione industriale Europea, con lo sfondo di grattacieli enormi e moderni.
Passiamo sotto i primi piloni dell’Harbour Bridge e raggiungiamo prima Dawes Point e poi Observatory Hill, dove si può godere con la luce del tramonto di bellissimi panorami sempre sull’Opera House e sul ponte. Sta arrivando ormai la sera, ceniamo proprio nel quartiere The Rocks.
Prima di rientrare in hotel, ci soffermiamo nuovamente a fare qualche scatto in notturna da A Circular Quay, all’Harbour Bridge ed ovviamente all’Opera House.
Abbiamo prenotato per tutte le tre notti al fantastico Amora Jamison Hotel Sydney che abbiamo trovato qui con una ottima offerta.
Ci è stata riservata una stanza incredibile ai piani alti, in angolo con doppie finestre sui grattacieli. Svegliarsi con quel panorama è stato veramente pazzesco, giudicate voi! Abbiamo potuto usufruire di colazioni continentali super abbondanti e Happy Hour compresi nel prezzo.
14 Agosto Bondi Beach e Sydney City Centre
Ci svegliamo abbastanza presto, come è nostra abitudine quando siamo in viaggio, guai a sprecare a letto ore preziose! La giornata dal punto di vista del meteo non inizia molto bene, non piove però c’è un po’ di vento fresco e il passaggio costante di molte nubi. Completamente differente dalla giornata primaverile di ieri.
Raggiungiamo Bondi Beach con l’autobus n.389 dalla stazione vicino a Circular Quay. Il colpo d’occhio sulla spiaggia è notevole anche se me la immaginavo molto più grande. Fa un po’ impressione vedere la quantità di gente in acqua, nonostante sia inverno. Ovviamente sono tutti con la muta intenti a fare surf, è divertentissimo osservarli. Ci sono più o meno bravi, alcuni vanno talmente bene che sembrano dei veri professionisti e probabilmente lo sono.
Passeggiamo lungo la spiaggia respirando profondamente, inaliamo lo iodio dell’oceano, tutta salute! Ogni tanto tra le nuvole si fanno spazio i raggi del sole che, quando escono, scaldano immediatamente. Decidiamo di mangiarci un panino sulla spiaggia per poi rientrare in città e visitare il City Centre.
La giornata è migliorata, le nuvole non ci sono più e il vento è calato, fa nuovamente caldo. Principale obbiettivo del City Centre è salire sulla Sydney Tower ed infatti la raggiungiamo dopo aver passeggiato a fianco della St. Mary’s Cathedral che abbiamo visto solo da fuori.
Il panorama a 360 gradi su Sydney completa sicuramente la visita della città e va assolutamente incluso nel proprio itinerario. Ovviamente gli scorci più belli sono quelli su Circular Quay e l’Opera House davanti ai grattacieli, ma bellissime sono anche le collinette che si affacciano sulla baia ed i vari quartieri residenziali con le casette basse e bianche.
Raggiungiamo anche Darling Harbour e visitiamo l’acquario che a me è piaciuto tantissimo. Molto caratteristici i passaggi sotto le vasche con tutte le specie di squali che ti nuotano sopra la testa.
Anche questa giornata volge al termine, torniamo al nostro hotel dove facciamo un super Happy Hour con fiumi di champagne, non c’è bisogno di andare a cena. Era talmente buona la roba da mangiare che ne abbiamo approfittato.
15 Agosto – Manly
La giornata prevede la visita di Manly, caratterizzata dalla doppia spiaggia, una bagnata dall’oceano e l’altra dall’acqua della baia. Si raggiunge comodamente Manly con un traghetto da Circular Quai oppure sempre navigando nella baia con il catamarano veloce o con l’autobus da Sydney.
Noi abbiamo scelto di prendere il traghetto infatti, come avevo immaginato, ho potuto fare delle belle fotografie alla skyline della città e all’Opera House con la luce tagliente e bassa del mattino. Inoltre la navigazione più lenta rende piacevole questo trasferimento che fa comunque godere di ottimi paesaggi.
E’ una giornata bellissima, niente nuvole e niente vento. l’ideale per una gita al mare. Raggiungiamo Manly di prima mattina, subito ci affacciamo sulla lunghissima spiaggia, anche qui tantissime persone intente a fare surf, ma anche semplicemente a fare il bagno, con il solo costume.
Passeggiamo anche nel “corso” centrale che divide le due spiagge. Qui è possibile acquistare panini oltre che ogni genere di vestiario da mare e surf vista la enorme quantità di negozi presenti.
Considerata la bella giornata e tutto il tempo che abbiamo a disposizione, decidiamo di percorrere il famoso sentiero “Manly Scenic Walkway” che parte proprio da Manly fino al punto più profondo di Middle Harbour offrendo dei panorami incredibili sulla baia e sulla città. Il sentiero è relativamente lungo, circa 9km, ma va percorso con calma. I punti più belli sono le spiagge di North Harbour, con i prati verdi che sembrano finire in acqua, i panorami di Dobroyd Head ed il faro a Grotto Point. Nella gallery trovate tutte le foto, parlano da sole per questo itinerario. Di seguito invece trovate la mappa del sentiero che potete scaricare e stampare.
Il sentiero finisce a Spit Bridge, da qui è possibile rientrare direttamente a Manly con l’autobus. Noi abbiamo preso il 169 ma so che è possibile prendere anche il 151. Controllate però perché passando il tempo, le cose possono cambiare.
E’ sabato sera, ci regoliamo all’Happy Hour dell’Hotel per andare a cena fuori e goderci la serata a Darling Harbour. E’ il luogo ideale per uscire fuori la sera, non è un posto turistico infatti è frequentato per la maggior parte dagli abitanti di Sydney, un po’ da tutte le fasce d’età.
Lo spettacolo di questo luogo è unico, le infinite luci dai molteplici colori si riflettono sull’acqua della baia regalando giochi di luce pazzeschi. La passeggiata lungo la marina è un continuo susseguirsi di locali di ogni genere di cibo, da quelli asiatici fino ai ristoranti Italiani che ovviamente ho evitato come la peste.
Il ricordo di questa ultima serata a Sydney rimarrà per sempre nei nostri cuori… “Vorrei trasferirmi, lavorare e vivere qui” è quello che mi ripetevo mentre cenavo, consapevole che l’indomani avrei lasciato questo posto magico. Ma insomma, le isole Fiji ci stanno aspettando quindi, siamo pronti a richiudere le valige per partire alla ricerca di nuove avventure!