Dopo tanti inverni di sciate finalmente riesco a trovare qualche giorno in questa estate per andare a fare del buon Trekking a San Martino di Castrozza. Sono emozionato, non lo nascondo. Ho sempre amato le Dolomiti e per mia fortuna, avendo fatto trekking ovunque, posso permettermi di posizionarle nella mia TOP 10 mondiale per il trekking.
E’ una estate particolare, arriviamo a San Martino direttamente dalla Sardegna, passando dall’aeroporto di Venezia dove avevamo lasciato la nostra auto. Il tempo è buono e in due ore scarse di auto arriviamo a San Martino di Castrozza, dai 35 gradi della Sardegna ai 15 gradi della montagna. Una bella escursione termica in poche ore!
San Martino di Castrozza Escursioni
Appena arrivati in paese siamo andati subito all’APT di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi dove si possono avere tutte le informazioni per le possibili escursioni nel territorio. Ci sono trekking per ogni grado di difficoltà, dalle passeggiate andando per malghe, alle vie ferrate fino ad arrivare alle scalate. Per i più esigenti a disposizione c’è una guida alpina per spiegare un po’ più in dettaglio tutti i passaggi più tecnici in alta montagna.
Abbiamo preso un po’ di materiale e ci siamo organizzati per le successive quattro giornate cercando di alternare sentieri impegnativi a belle passeggiate. In questo modo ci siamo goduti a pieno il bellissimo paesaggio che ci circondava. Vi riporto i nostri itinerari percorsi.
Passo Rolle, Baita Segantini, Malga Venegiota, Malga Juribello, Cima Tognazza e rientro a Passo Rolle
E’ il primo giorno dei quattro dedicati al trekking, finalmente! Il tempo per la giornata odierna è variabile. Abbiamo raggiunto il parcheggio di Passo Rolle, da qui si prende direttamente la strada forestale in direzione Baita Segantini, incontrando subito il Rifugio Capanna Cervino. Dalla Baita Segantini verso la Malga Venegiota inizia un tratto in discesa che si affaccia in una spettacolare valle ricoperta di prati in fiore. I campanacci, al collo delle mucche al pascolo, ci accompagnano durante questo passaggio. In alcuni punti il rumore è talmente forte che per parlare dobbiamo alzare il tono della voce.
In fondo a questa valle si prende il sentiero che porta alla Malga Juribello. E’ un sentiero di sottobosco, in alcuni tratti abbastanza ripido ma non difficile dal punto di vista tecnico. Partendo di mattina questo rifugio è ideale per la sosta del pranzo. Qui abbiamo mangiato un piatto veloce ma incredibilmente squisito. Delle fette di pane nero con sopra il Botìro, burro di malga, insieme a dell’ottimo speck. Da Malga Juribello si prosegue sulla strada forestale che ci porta ad intercettare il sentiero per Malga Rolle. Da qui si può decidere di rientrare andando verso il parcheggio di Passo Rolle oppure, come abbiamo fatto noi, salire sulla cima Tognazza per godere del panorama su San Martino di Castrozza e sul resto della valle.
San Martino di Castrozza, Malga Ces, Colbricon, Piani della Cavallazza, San Martino di Castrozza
L’itinerario di questa giornata è un po’ più breve a causa della giornata a tratti piovosa. Si inizia a camminare direttamente da San Martino in direzione Malga Ces. E’ una passeggiata che passa sotto un fitto bosco di abeti con alcuni torrenti e piccole cascatelle. Dopo Malga Ces si prende il sentiero n.15 per i Piani della Cavallazza che è praticamente una enorme radura scoscesa con prati, piccoli abeti e rocce sporgenti. E’ una camminata abbastanza semplice, non ci sono passaggi tecnici quindi è ideale per le giornate un po’ incerte dal punto di vista del meteo.
Dai Piani della Cavallazza si rientra direttamente in paese proseguendo sul sentiero e successivamente prendendo una comoda strada forestale.
Impianto verso Rifugio Rosetta, Passo Pradidali Basso, Passo della Fradusta, Rifugio Pradidali, Passo di Ball, Col dei Bechi, San Martino di Castrozza
Finalmente è arrivato il momento di visitare l’Altopiano delle Pale di San Martino. Il trekking in alta quota, quello che più mi piace! Il percorso di oggi fa parte del circuito Palaronda Trek. Decidiamo di salire a Rifugio Rosetta prendendo i due impianti da Colverde perché la camminata per arrivare in quota avrebbe portato via gran parte della giornata. Appena arrivati sull’Altopiano delle Pale abbiamo raggiunto la Cima Rosetta. Era freddo ma c’era il sole. Il giorno prima erano caduti alcuni fiocchi di neve che hanno ricoperto con pochi centimetri di manto bianco le rocce più esposte.
Scesi dalla Cima Rosetta abbiamo preso il sentiero 709 fino al passo di Pradidali Basso. Si alternano brevi tratti di salita e discesa. L’ambiente che ci circonda è “lunare” fatto di enormi blocchi di rocce e accumuli di sassi.
Dal passo Pradidali Basso abbiamo intercettato il sentiero 708 per andare al passo Fradusta ed abbiamo fatto bene perché durante questo tratto incontriamo una terrazza naturale che si affaccia in questo panorama fantastico.
Riprendiamo nuovamente il sentiero 709 che ci porta al rifugio Pradidali. E’ una discesa abbastanza tecnica, si scende lungo una pietraia, c’è da fare attenzione. Arriviamo al rifugio Pradidali dove ci fermiamo per pranzo. Che buona la tagliatella ai funghi! Non bevo alcool però, c’è da fare sempre un po’ di strada, meglio non alterare i propri sensi.
Direttamente dal rifugio si prende sentiero attrezzato 715 per i quale io consiglio il kit da ferrata, anche se le guide alpine non lo ritengono necessario. Io l’ho percorso senza e mi sarei sentito più sicuro invece se fossi stato agganciato al cavo. Probabilmente mi sarei goduto anche di più il panorama che mi sono rivisto con calma, nel video fatto con la mia GoPro.
Passato questo tratto un po’ impegnativo, si intercetta il sentiero n.702 che, dopo qualche chilometro e un paio d’ore di cammino, ci riporta a San Marino di Castrozza.
Passo Rolle, Baita Segantini, Ascesa Rifugio Mulaz, Passo Rolle
Il nostro ultimo giorno di trekking purtroppo. Vogliamo tornare in alta quota, l’obiettivo della giornata è il Rifugio Mulaz. La prima parte del sentiero, fino a circa 1,5Km dopo Baita Segantini, è lo stesso percorso del primo giorno. Su un tornante della strada forestale si imbocca il sentiero 710 che inizialmente, sale lentamente.
Passando in mezzo alle mucche al pascolo, arriviamo alla pietraia dove la pendenza inizia a farsi sentire. Oltrepassiamo una quantità spropositata di tornanti che ci portano in quota. Siamo vicini alle pareti che salgono perpendicolari al terreno, sembrano caderci addosso. Dopo l’ultima parte di salita un po’ più tecnica, arriviamo al rifugio Mulaz, a quota 2.571 m. L’itinerario si percorre nuovamente a ritorno per rientrare a Passo Rolle.
San Martino di Castrozza Mappa
Questo è un estratto della Cartina dei Sentieri disponibile presso gli uffici dell’APT di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi. Questa parte comprende tutti gli itinerari percorsi nei quattro giorni.
Conserverò un bellissimo ricordo dei nostri quattro giorni a San Martino di Castrozza, un territorio che offre molto, non “solo” escursioni. Si possono fare molte altre attività all’aperto per restare attivi, oppure dedicarsi ad itinerari tematici e storici. Vi ricordo di informarvi sempre presso gli uffici del turismo per avere il materiale più aggiornato.
Se cercate invece degli itinerari più semplici, in questo articolo vi racconto dei Trekking facili a San Martino di Castrozza.
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